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Floro Flores: “Dissi no alla Juventus e a Udine quasi arrivai alle mani con Guidolin”

Antonio Floro Flores oggi ha 37 anni, l’ultima maglia indossata è stata quella della Casertana dopo una carriera che l’ha portato su e giù per lo Stivale, da Napoli a Udine fino alla Spagna. “Ho giocato con attaccanti molto bravi come Quagliarella e Di Natale ma Edmundo a Napoli era davvero forte”.
A cura di Maurizio De Santis
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Antonio Floro Flores oggi ha 37 anni e l'ultima maglia indossata è stata quella della Casertana. La carriera lo ha portato su e giù per lo Stivale (Sassuolo, Chievo Verona, Sampdoria, Bari e Arezzo le altre tappe) e all'estero (in Spagna, al Granada) quando decise di cambiare aria perché con Francesco Guidolin proprio non riusciva ad andare d'accordo.

Ho fatto una scelta sbagliata per scappare via andando a Granada – ha ammesso nella video intervista a Di Marzio -. Ho messo in secondo piano la mia famiglia ma Udine non potevo restare perché non avevo il rispetto di Guidolin e stavo per arrivare alle mani con lui.

Napoli è un'occasione mancata della carriera. Alla Juventus disse no perché sapeva che a Torino avrebbe giocato poco ("e per questo scelsi Genova"). Il Genoa poteva rappresentare un'ottima opportunità per rilanciarsi in Serie A ma le vie del mercato sono infinite e la sua presa un'altra direzione. A Udine ha militato al fianco di grandi attaccanti ma ce n'è uno in particolare che lo ha colpito quando era a Napoli.

Di Natale, Quagliarella, Sanchez, Denis, Amoruso per me erano calciatori molto forti – ha aggiunto Floro Flores -. Ma come Edmundo al Napoli nessuno.

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Un rimpianto della carriera? Ce n'è uno in particolare. La maglia del Napoli e un'esperienza che, se potesse, rifarebbe con maggiore attenzione. Allora non aveva ancora le spalle abbastanza grosse per sopportare la pressione e le tentazioni di una grande (ed esigente) piazza come quella partenopea.

A Napoli sbagliavo amicizie e non pensavo solo a giocare a calcio. Li ho commesso errori. È l'unico rimpianto della mia vita – ha aggiunto Floro Flores -. Arrivai perfino a ingrassare di dieci chili in un mese. Tornai a casa e mia madre non mi riconosceva. Ad Arezzo sono esploso, sentivo la fiducia di tutti.  Ho rifiutato la Juventus perché avevo bisogno di giocare con continuità.

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