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Florenzi segna e racconta il suo ruolo nello spogliatoio del Milan: “Dicono che parlo troppo…”

Alessandro Florenzi ha segnato il suo primo gol con la maglia del Milan contro l’Empoli. L’ex Roma ha raccontato il suo ruolo nello spogliatoio rossonero: “Dicono che parlo troppo…”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il Milan arrembante visto ad Empoli e capace di rifilare ben quattro gol a una squadra così organizzata come quella di Andreazzoli, lascio presagire al meglio in vista del 2022. I rossoneri, nonostante le tante defezioni di formazione, hanno mostrato ancora una volta carattere e voglia di riscattare l'amarissimo ko subito contro il Napoli pochi giorni prima a San Siro. Fra i tanti protagonisti del match, c'è sicuramente Alessandro Florenzi. L'ex Roma è stato autore del terzo gol del Milan direttamente su calcio di punizione. Suo primo centro in rossonero.

Il terzino destro nato e cresciuto nella Roma, ha raccontato ai microfoni di DAZN, al termine della partita, la sua emozione per quella marcatura. Ma non solo, Florenzi ha sottolineato alcuni dettagli della sua nuova avventura in rossonero, unico club italiano a credere in lui dopo l'esperienza al PSG dello scorso anno e soprattutto la vittoria degli Europei con l'Italia di Mancini. A 31 anni da compiere a marzo, l'ex Roma è tra i più esperti della squadra in uno spogliatoio giovanissimo: "Cerco di portare la mia esperienza, di sdrammatizzare nei momenti difficili". 

Florenzi entra nel dettaglio, è inevitabilmente uno dei leader silenziosi di questo spogliatoio."Ho portato la chiacchiera, mi dicono che parlo troppo… Ma io sono fatto così – sottolinea il giocatore – I nostri giovani migliorano giorno per giorno, tenendo questo atteggiamento faremo tanti passi in avanti". Florenzi si era già fatto conoscere dal popolo milanista in occasione del derby contro l'Inter. Dopo il gol di Calhanoglu su rigore, con tanto di esultanza provocatoria del turco nei confronti della curva rossonera, l'ex Roma fu l'unico a rincorrerlo e rimproverarlo.

La curva accolse quel suo gesto con un'ovazione sottolineando come il giocatore fosse in panchina infortunato e nonostante tutto caricasse la squadra come se fosse un altro uomo in campo. Il gol su punizione può essere il primo di una lunga serie. "Punizioni? Ho avuto la fortuna di giocare con calciatori con cui non potevi neanche presentarti sulla palla, passando da Roma, Valencia e Parigi – aggiunge Florenzi che non segnava in Serie A dal 2019 – Qui siamo in 2-3, le stiamo provando tanto in allenamento". 

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