Florenzi litiga con un tifoso, cos’è successo prima di Fiorentina-Milan: “Insulti vicini al razzismo”
Il Milan ha vinto contro la Fiorentina una partita gagliarda, durissima, che ha visto trionfare i rossoneri di Pioli trascinati da un sontuoso Leao autore di una prestazione maiuscola. Ma a fine gara, oltre l'entusiasmo per un successo che consolida il secondo posto in classifica, c'è stato anche spazio per spiegare quanto avvenuto nel pre partita quando Alessandro Florenzi ha avuto un acceso confronto con un tifoso viola, spiegato dallo stesso giocatore in TV: "Mi ha detto tantissime cattiverie. Non si tratta di vero razzismo, ma non lo ritengo corretto".
Nella giornata successiva all'episodio Acerbi-Juan Jesus che ha caratterizzato l'intera pausa per le Nazionali, la Serie A ritorna a far parlare di sè per le intemperanze dei tifosi allo stadio. Teatro per l'occasione, il Franchi di Firenze, dove il pubblico a volte eccede nel manifestare la propria appartenenza per i gigliati, arrivando a inveire oltremodo verso gli avversari di turno. Una situazione più volte denunciata e che si è ripresentata nei minuti prima di Fiorentina-Milan.
Tra i protagonisti della sfida in un Franchi gremito in ogni ordine di posto anche c'è stato anche Alessandro Florenzi, schierato nel Milan di Pioli titolare come esterno sinistro nella difesa a quattro, per tutti i 90 minuti di gioco. Una buona prestazione da parte dell'ex giallorosso che ha contribuito a salvare Maignan soprattutto dagli assalti finali della squadra di Italiano alla ricerca del pareggio. Poi, nel post match, tra le domande di rito sulla gara, ai microfoni di Sky anche la domanda di quanto accaduto prima, durante il riscaldamento.
Un filmato monstra diversi giocatori rossoneri procedere alla preparazione all'altezza della bandierina del calcio d'angolo a pochi metri dai primi tifosi assiepati sulle tribune del Franchi. Ad un certo punto, mentre i suoi compagni continuano negli esercizi, Florenzi si stacca dal gruppetto e si dirige verso gli spalti, iniziando un battibecco con un tifoso della Fiorentina. "Durante il riscaldamento ho litigato con un tifoso della Fiorentina" ha poi sottolineato il rossonero.
"In un ambiente sano come penso che sia quello di Firenze, mi ha detto tante cattiverie a livello personale. Su quello che potevo essere io, sulla mia romanità, sul fatto di essere alto o basso" ha concluso il giocatore: "Non è proprio un qualcosa di uguale all’essere razzista, ma per quanto mi riguarda non è assolutamente una cosa giusta. Noi giocatori siamo i primi che dobbiamo essere un esempio per i ragazzini e non ci deve essere razzismo o mancanza di rispetto dentro e fuori dal campo. Non manco mai di rispetto e nessuno deve farlo, né i giocatori e né i tifosi". Con l'aggravante di una serata che era iniziata anche nel ricordo corale di Joe Barone, dirigente fella Fiorentina, scomparso prematuramente per un attacco cardiaco.