Florenzi: “Grazie alla varicella non ho preso Coronavirus”
Alessandro Florenzi è uno dei tanti giocatori che si è sottoposto al tampone, risultato poi negativo al Coronavirus. L'esterno trasferitosi nella sessione di mercato invernale dalla Roma al Valencia, ha tirato un sospiro di sollievo, dopo il caso dei contagi nel club spagnolo reduce dalla trasferta milanese per la sfida di Champions contro l'Atalanta. Una partita risultata purtroppo fondamentale per la diffusione del COVID-19. Il calciatore italiano non potè volare a Milano a causa della varicella, una malattia che paradossalmente oggi ha ringraziato.
Alessandro Florenzi e la varicella che gli ha fatto saltare Atalanta-Valencia
Alessandro Florenzi ha iniziato la sua "quarantena" in anticipo. L'esterno di proprietà della Roma e ceduto in prestito al Valencia ha contratto nei primi di febbraio la varicella, ed è stato dunque costretto ad un riposo forzato in terra spagnola. Una situazione che gli ha impedito di prendere parte alla trasferta milanese dei Pipistrelli per l'andata degli ottavi di Champions League contro l'Atalanta. Una sfida disputata davanti a 40mila spettatori, e rivelatasi poi la "partita zero" del Coronavirus: la diffusione del COVID-19 all'interno del club e in Spagna è stata legata anche a quel match giocato in una zona fortemente colpita.
Florenzi ringrazia la varicella per avergli fatto evitare il Coronavirus
Ospite su Sky, Alessandro Florenzi, risultato poi negativo ai test sul Coronavirus, ha parlato della sua esperienza, ringraziando la varicella che gli ha impedito di correre il rischio di contrarre il virus in Italia : "Atalanta-Valencia? Ringrazio la varicella. Non l'avevo mai avuta in vita mia, è arrivata al momento giusto. Non che ci sia stato il primo contagio, ma quella partita ‘ha fatto'". Il match di ritorno disputato invece a porte chiuse resterà indimenticabile per Florenzi: "Il ritorno, invece, è stato surreale per me e per tanti giocatori, era la prima volta che giocavano a porte chiuse. Non so se avremmo dovuto giocare, il Getafe e la Roma hanno deciso di non andare in trasferta. Dentro di noi ci sono stati dei casi, adesso non so dire se quella partita abbia inciso, ma se fosse stata giocata a porte chiuse o non giocata proprio, poteva essere limitato il contagio. Ma solo Dio lo sa".