Florentino Perez tiene viva la Superlega: “Esiste ancora. Ceferin? Comportamento malsano”
"La Superlega è il miglior progetto possibile". Florentino Perez torna a parlare del format che ha diviso il mondo del calcio provocando un vero e proprio terremoto, e lo fa ai microfoni di As in un'intervista esclusiva. Il presidente del Real Madrid e del neonato ma già sospeso nuovo torneo, ha spiegato i motivi per cui la SL è indispensabile per evitare che molte società falliscano. Necessario rivedere il piano e magari un confronto sulle idee che potrebbe passare anche dalla possibilità di inglobare le prime 4 squadre di ogni Paese con il patron merengues che ha dunque aperto ad una possibile revisione del format, dimostrandosi però colpito negativamente dalle minacce di Ceferin.
Superlega migliore progetto possibile
Nessun passo indietro dunque sulla Superlega, ma apertura al confronto e alla possibilità di migliorare la formula della competizione, magari rendendola meno elitaria. Florentino Perez, nella sua ultima intervista ha spiegato il perché si debba fare necessariamente qualcosa per uscire dalla crisi, ed evitare il fallimento del calcio: "Torneo elitario che va contro i campionati? Non è vero, ma è stato tutto manipolato. È il migliore progetto possibile ed è stato fatto per uscire dalla crisi. Il calcio è gravemente ferito perché la sua economia sta affondando e dobbiamo adattarci ai tempi in cui viviamo punta a far fluire più soldi per tutto il calcio".
Le possibili modifiche alla Superlega
Come migliorare l'idea della Superlega? Magari aprendo a più squadre e attraverso un confronto di idee. Quello che è certo per Perez, è che si debba trovare una soluzione alternativa anche alla nuova Champions che non convince: "La nuova riforma UEFA non risolva neanche il problema perché quello che è stato presentato non è nemmeno migliore di quello che c'è. Inoltre, non possiamo aspettare fino al 2024. Ma comunque, abbiamo fatto qualcosa di sbagliato. Facciamo un giro e confrontiamo le idee. Forse la possibilità di far giocare in SL i primi quattro di ogni paese è la soluzione. Non lo so, ma qualcosa va fatto perché i giovani, tra i 14 e i 24 anni, abbandonano il calcio perché preferiscono altro e si annoiano. Ci sono 4.000 milioni di tifosi di calcio in tutto il mondo e la metà di loro sono fan dei club della Super League".
A detta di Florentino Perez dunque la Superlega non va a contrapporsi ai campionati nazionali, ma punta invece a generare più soldi per tutti per evitare che tanti club finiscano in bancarotta. A tal proposito il patron del Real Madrid ha ribadito che il format del nuovo torneo resta in piedi, nonostante le minacce dell'Uefa: "La società esiste e anche i partner che compongono la Super League. Quello che abbiamo fatto è stato concederci qualche settimana per riflettere sulla virulenza con cui alcune persone che non vogliono perdere i propri privilegi hanno manipolato il progetto. Non ho intenzione di spiegare cosa sia un contratto vincolante. I club non possono uscire. Alcuni, sotto pressione, hanno dovuto dire che se ne stanno andando. Ma questo progetto o un altro molto simile andrà avanti, e spero presto".
Florentino Perez e le minacce di Ceferin
Quello che è certo è che Perez, è rimasto molto sorpreso dalle parole di Ceferin che ha promesso provvedimenti nei confronti delle big della SL: "Non voglio giudicare nessuno. Ma ti dico che siamo preoccupati. Ma non per quello che è successo, ancora di più per quello che potrebbe accadere. Perché abbiamo già visto cosa ha detto il presidente UEFA. Se i club-states o quelli dei ricchi proprietari possono ora arrivare a iniettare denaro illimitato, sarà difficile competere ad armi pari. Per questo è necessaria trasparenza e sapere da dove provengono gli introiti dei club. Le minacce di Ceferin vanno contro la libera concorrenza, è una cosa molto seria. Il presidente della UEFA ha avuto un comportamento molto malsano, soprattutto dopo la presidenza di un'istituzione che difende il calcio e i suoi valori. Tutto quello che è successo è stato deplorevole, con insulti e minacce. Siamo rimasti sorpresi dalla loro violenza. Tutte le idee che sto sviluppando in questa intervista le posso spiegare personalmente".