Florentino Perez spiega la Superlega stroncando la Roma: “I club non sono tutti uguali”
Florentino Perez torna a parlare della Superlega. In occasione del suo ultimo intervento sulle frequenze di Onda Cero, nel corso della trasmissione El Transistor, il presidente del Real Madrid e di quello che dovrebbe essere il nuovo format del calcio continentale, ha difeso ancora una volta il progetto. Il numero uno delle merengues in particolare ha tirato in ballo la Roma che a suo dire in termini di appeal, non è al livello del Manchester United. La sensazione è che dietro queste parole ci sia un retroscena "politico" dopo il no della dirigenza giallorossa alla Superlega, nonostante l'invito ad entrarvi proprio di Florentino.
Una delle maggiori accuse mosse ai club promotrici della Superlega, e in primis a Real Madrid, Juventus e Barcellona protagoniste di un braccio di ferro con l'UEFA, è stata quella di non tener conto della meritocrazia. Come spiegare il piano di riservare la neonata Superlega solo a quelli che sono considerati top club? Florentino Perez a tal proposito ha spiegato: "Non si possono accontentare tutti i club, perché la competizione perde appeal. Una partita della Roma non ha lo stesso appeal di una partita dello United, qui comandano i tifosi, per questo abbiamo preso le 12 squadre con più tifosi".
Florentino Perez sembra essersi tolto dunque qualche sassolino nei confronti della Roma. Proprio il club capitolino in realtà è stato uno tra quelli invitati a partecipare al nuovo progetto calcistico. La risposta dei Friedkin è stata però un secco no, che è stato poi utilizzato come esempio dal presidente dell'UEFA Ceferin con queste parole: "Ho parlato con il proprietario della Roma e il proprietario del Marsiglia – dichiarò a 24ur – e hanno dichiarato pubblicamente che non si sarebbe mai iscritti a un campionato del genere perché rispettano i tifosi e la tradizione dei loro club". Ecco allora che l'ultimo intervento di Perez ha il sapore della presa di posizione "politica" nei confronti del club capitolino.
Florentino Perez ha poi ribadito ancora una volta come il progetto Superlega vada avanti, riservando una stoccata anche al presidente dell'Uefa: "La Superliga non è chiusa, è aperta. Vogliamo migliorare il progetto: Siviglia e Villarreal, ad esempio, avranno la loro sistemazione. Partiamo dalla storia che ognuno possiede. Le squadre inglesi non si sono arrese, sono state costrette dalla FIFA. Abbiamo perso 8 miliardi di euro mentre Ceferin si aumenta lo stipendio. C'è gente che ha dei privilegi e vuole difenderli. Ha sempre voluto cacciarci dalla Champions League , ma i tribunali l'hanno vietato".