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Superlega europea di calcio

Florentino Perez pronto ad accusare l’Uefa all’Antitrust per il regime di monopolio

Florentino Perez è pronto a continuare la sua battaglia contro l’Uefa. Da presidente in carica della Superlega europea starebbe preparando una controffensiva per una denuncia all’Antitrust nei confronti dell’organo calcistico di cui Ceferin è a capo, accusandolo di monopolio. L’ennesimo capitolo di un confronto che è lontano dal trovare un accordo.
A cura di Alessio Pediglieri
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Florentino Perez lotta. E lotta per mantenere in vita la sua creatura, la Superlega europea di cui è stato proclamato presidente nella stessa notte in cui è stato emesso il comunicato della nascita ufficiale del torneo al di fuori dei controlli di Uefa e Fifa. Lotta perché malgrado il progetto sia ufficialmente in stand-by e dei 12 club fondatori in 8 abbiano alzato le mani e siano ritornati sui loro passi, il patron del Real Madrid resta in sella, scegliendo la regola d'oro per il mondo dello sport: l'attacco è la miglior difesa.

Così, a una settimana dalla grande scissione che non si è spenta come un cerino bagnato, Florentino Perez fa sapere a Ceferin e ai vertici dell'Uefa che hanno vinto solo la partita, non il campionato. Se la Superlega si è sfaldata, impossibilitata a portare avanti il progetto del torneo elitario in Europa, non significa che non esista più. Sono due elementi ben distinti e per ricordarlo, il numero uno del Real Madrid sta preparando un ricorso all'Antitrust contro l'Uefa.

Il motivo è semplice: l'Uefa gestisce il calcio europeo in regime di assoluto monopolio, fa e detta le regole (di chi è dentro e di chi è fuori) come organo regolatore ma organizza anche i tornei e gli eventi che si devono disputare (come, quando, dove) come organo organizzativo. Due ruoli che la pongono a gestire senza confronti il mondo del calcio, in contrasto con ciò che avviene in altri sport dove i due enti sono ben distinti.

Per questo, Perez è pronto ad alzare la voce facendosi scudo anche con una sentenza di un tribunale di Madrid che si era già pronunciato sul fatto delle possibili sanzioni: i club che si erano riuniti in Superlega per legge non possono essere puniti da Ceferin. Che, però, continua a sottolineare come le società che ancora risultano in Superlega non siano le benaccette per le Coppe sotto l'egida dell'Uefa e per questo motivo, non vi possano partecipare. Perché, malgrado chi dice che la Superlega non esista più, sbaglia.

La Superlega esiste, ha una sede un Cda e un capitale

Tecnicamente la Superlega europea come ente c'è ed è vivo, si è solamente arenato il progetto di come sviluppare il torneo, quando e con chi. A dimostrazione di questo, la Superlega ha un sede (in Spagna), 4 società sono ancora dentro e c'è ancora un consiglio di Amministrazione, con un capitale minimo già versato. Tutto per autotutelarsi e arrogarsi il diritto eventualmente di far causa ai club inglesi, rei di aver spaccato la Superlega uscendone creando disagi e danni. Dunque, la partita si sta giocando almeno su due campi contemporanei e il 90° è ancora lontano.

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