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Fischi per la Roma dopo la sconfitta contro l’Empoli: tutta la squadra chiede scusa ai tifosi

Ci si aspettava un ritorno all’Olimpico diverso, ma prima di calare il sipario i tifosi della Roma hanno chiesto scusa ai tifosi: giallorossi travolti dai fischi dopo il KO contro l’Empoli.
A cura di Ada Cotugno
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Il ritorno all'Olimpico della Roma non è stato un successo: i giallorossi sono stati battuti dall'Empoli nella prima partita giocata in casa, nel segno di Paulo Dybala osannato dai tifosi. Ma la festa dell'inizio si è trasformata in un incubo quando la squadra è stata accompagnata fuori dal campo dai fischi del pubblico, indispettito per il risultato e per la prestazione molto al di sotto delle aspettative.

Dopo il pareggio contro il Cagliari alla prima giornata è arrivata una sconfitta pesante per la squadra di De Rossi, dal punto di vista del morale più che per la classifica. Nelle prime due partite non è arrivata ancora la vittoria e, soprattutto, non si sono visti i meccanismi virtuosi che tutti speravano di intravedere il campo: la sconfitta contro l'Empoli è arrivata nel modo peggiore possibile e a deludere sono stati proprio i protagonisti più attesi.

Fischi per la Roma a fine partita

Ci si aspettava un clima ben diverso, soprattutto dopo le notizie degli ultimi giorni e la permanenza di Dybala che aveva mandato la piazza in fibrillazione. Eppure tutto è cambiato quando al triplice fischio sono stati i giocatori dell'Empoli a esultare: per la Roma è stata una doccia fredda perché, oltre al risultato negativo, è venuta meno anche la prestazione e la solita grinta che nell'ultima stagione avevano dimostrato i giocatori di De Rossi.

Per questo motivo i fischi che hanno accompagnato i giallorossi all'uscita dal campo sembravano quasi inevitabili. Alla fine della partita lo stadio ha cominciato a fischiare, visibilmente deluso dallo spettacolo messo in scena all'Olimpico. Tutta la squadra, a cominciare dai veterani Mancini e Cristante fino ai più giovani, è andata sotto la curva nel pieno della contestazione: mani in alto e brevi applausi come segno di scuse, prima di chinare il capo e tornarsene negli spogliatoi per analizzare quanto era appena accaduto.

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