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Fischi, cori e insulti: Paolo Montero costretto a gettare la spugna al San Lorenzo

Paolo Montero è stato costretto a lasciare la panchina del San Lorenzo. L’ex difensore della Juventus, è stato licenziato dal club argentino di cui era diventato allenatore pochi mesi fa. Dopo l’ultimo ko contro il Lanus, pioggia di critiche, fischi e anche cori offensivi contro il mister uruguaiano.
A cura di Marco Beltrami
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Si è conclusa nel peggiore dei modi l'avventura di Paolo Montero sulla panchina del San Lorenzo. L'ex difensore della Juventus dopo pochi mesi è stato costretto a gettare la spugna, lasciando i Gauchos de Boedo e trovando l'accordo per l'interruzione della sua avventura da tecnico con la dirigenza del club. Un addio che era nell'aria, e che si è formalizzato dopo l'ultima pesante sconfitta contro il Lanus. Un ko interno che gli è costato critiche, fischi e insulti da parte dei tifosi della squadra argentina che gli hanno riservato anche cori offensivi.

Il San Lorenzo di Paolo Montero ha perso malamente contro il Lanus, incassando così la terza battuta d'arresto di fila. Un match che era considerato l'ultima spiaggia per l'uruguaiano, che era finito nel mirino dei tifosi, letteralmente scatenatisi nell'ultimo incrocio. Un clima molto pesante quello generatosi intorno all'ex calciatore che dunque nelle scorse ore dopo aver rinunciato alla conferenza stampa, ha voluto incontrare i vertici deciso comunque ad andare avanti, anche in virtù dell'impegno ravvicinato e delicato contro l'Huracan. Alla fine però la dirigenza ha deciso di chiudere in tempi stretti il ciclo dell'ex Juventus.

In 17 partite Montero ha ottenuto 4 vittorie, 5 pareggi e 8 sconfitte, un rendimento tutt'altro che esaltante che lo ha fatto passare come uno dei peggiori mister degli ultimi anni in termini di risultati. Tante le critiche per il gioco convincente di Montero che ha avuto però numerose attenuanti: in primis una rosa non troppo competitiva e che ha dovuto fare a meno di diversi giocatori importanti, dopo l'esigenza del club di far quadrare i conti, riducendo il budget. I tanti infortuni poi all'interno della sua rosa non lo hanno aiutato, e ora il suo successore dovrà cercare di fare un mezzo miracoo per risollevare le sorti della squadra che dista 14 punti dalla zona Libertadores

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