Fiorentina, il nuovo stadio sarà ispirato al Mercedes Benz Stadium di Atlanta
La Fiorentina avrà un nuovo stadio. Il ‘Franchi’ lascerà il posto a un nuovo splendido e innovativo impianto probabilmente tra quattro anni. Secondo quanto scritto dal ‘Corriere dello Sport’ il presidente viola Rocco Commisso a New York avrebbe saputo che il comune metterà in vendita i terreni Mercafir a Novoli, quelli su cui sorgerà lo stadio dei viola.
Il nuovo stadio della Fiorentina come il Mercedes Stadium di Atalanta
Commisso ha messo il nuovo stadio tra i grandi punti della sua gestione della Fiorentina. E direttamente dal Columbus Day il presidente ha detto: “In quattro anni, a partire da oggi, avremo lo stadio”. Il suo braccio destro Joe Barone ha dichiarato: “Ora partiamo, non c’è tempo da perdere, abbiamo già cominciato a ripulire l’area di Bagno a Ripoli”. Il 25 ottobre sarà presentato il progetto, sarà affidato all’architetto Marco Casamonti, che curerà anche la realizzazione del centro sportivo. Il nuovo impianto sarà simile al Mercedes Benz Stadium di Atlanta, che all’inizio dell’anno ha ospitato l’ultimo SuperBowl.
Le parole di Rocco Commisso
Intervistato da SkySport 24 durante il Columbus Day il presidente viola ha ribadito che la Fiorentina avrà un nuovo stadio, fosse per lui inizierebbe a costruirlo subito, ma per non è possibile. Scaramanticamente Commisso ha dichiarato che senza di lui allo stadio la Fiorentina vince e per questo per ora non tornerà al Franchi:
La prima squadra italiana ad avere un carro al Columbus Day è proprio la Fiorentina. Sono orgoglioso di questo, è un altro motivo per fare festa. Io ho l’intenzione di fare lo stadio a Firenze. Sono in Italia non per prendere, ma per investire nel calcio, nelle infrastrutture e nella squadra. Abbiamo fatto tutto questo in quattro mesi. L'unica cosa che non mi è riuscita è vedere la mia squadra vincere allo stadio, a questo punto non torno, l'importante é che la squadra vinca. Io lo stadio posso farlo anche domani, ma so che non è possibile, ma al massimo in quattro anni lo facciamo. Se non investiamo negli stadi e nelle infrastrutture il calcio italiano non va avanti.