Fiorentina, Dalbert: “Non ha senso forzare la ripresa, la vita di una persona vale più del calcio”
Sono giorni decisivi per il futuro della Serie A. Mentre il Comitato tecnico scientifico e la Commissione medica della Figc non sono riusciti ancora a trovare l'accordo sul protocollo sanitario per la ripresa del campionato, Sampdoria e Fiorentina (dopo il Torino), hanno annunciato la positività ai test sul Coronavirus di 10 tesserati (7 giocatori). Nel frattempo due calciatori della squadra viola, i brasiliani Dalbert e Igor hanno esternato le proprie perplessità sulla ritorno in campo che dovrebbe avvenire, senza forzature, ma solo quando ci sarà una garanzia assoluta di sicurezza.
Fiorentina, Dalbert sulla ripresa della Serie A
Ai microfoni di Globoesporte.com l'esterno brasiliano Dalbert, di proprietà dell'Inter ma in prestito alla Fiorentina, ha parlato della possibile ripresa del campionato di Serie A. Il laterale che per ora continua ad allenarsi a casa, visto che il suo club non riaprirà il centro di allenamento prima del 18 maggio, pensa che il ritorno in campo debba concretizzarsi solo quando ci saranno le massime garanzie di sicurezza per gli addetti ai lavori: "Certo, noi giocatori abbiamo di nuovo il sogno di giocare e allenarci, ma credo che la vita di un essere umano valga più del giocare in questo momento molto difficile".
Non ha senso forzare un campionato nel bel mezzo della pandemia, parola di Dalbert
Il classe 1993 a tal proposito ha sottolineato la sua preoccupazione per un'eventuale forzatura sul ritorno in campo, visto che i calciatori in caso di fumata bianca dovranno muoversi ed entrare a contatto con altre persone: "La cosa più importante è che siamo tutti al sicuro, sia la popolazione che gli atleti. Sulla questione del giro del campionato, non siamo sicuri se accadrà. Non ha senso forzare un campionato nel bel mezzo di una pandemia. Dobbiamo tornare molto attentamente e proteggerci bene. Indipendentemente dagli esami, saremo in viaggio, in hotel e in contatto con altre persone. Ora, è importante avere rispetto per le migliaia di persone che hanno perso la vita e i loro cari".
Il ritorno in campo frettoloso, e la situazione dei calciatori
Dalbert comunque è pronto a qualsiasi decisione, anche se considera un ipotetico ritorno all'attività quantomeno "frettoloso" al momento: "Per quanto riguarda l'allenamento, è chiaro che l'allenamento su un campo da calcio, con più spazio e un ambiente favorevole, è importante e aiuta molto l'atleta. Ma noi giocatori ci alleniamo anche a casa. Non siamo in vacanza. È estenuante fisicamente e mentalmente. È difficile, ma almeno siamo al sicuro. In quel momento, penso che questo ritorno sia un po' frettoloso, ma siamo disponibili a fare il nostro lavoro".
Per Igor niente ritorno in campo senza vaccino
Molto più perentorio e diretto il connazionale e compagno di squadra alla Fiorentina Igor. Per l'ex Spal, il campionato non dovrebbe riprendere fino a quando non ci sarà un vaccino: "Come atleta, voglio sempre giocare e fare ciò che amo. Ma, a causa della situazione in cui ci troviamo, il numero di casi che abbiamo avuto, il numero di morti, secondo me in questa stagione non dovrebbe tornare. Se, quando viene decretato che devo tornare, possiamo già avere più sicurezza, un grosso calo nei casi, qualche cura, per esempio, va bene. Se dovessi tornare in quel momento, sceglierei di non tornare. Non è perché siamo giocatori che siamo immuni al virus"