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Guerra in Ucraina

Finisce l’incubo per De Zerbi e lo staff dello Shakhtar bloccati in Ucraina: “Hanno lasciato Kiev”

L’allenatore italiano dello Shakhtar Donetsk Roberto De Zerbi e i suoi collaboratori rimasti bloccati in Ucraina dopo l’attacco della Russia che ha dato il via alla guerra hanno ora lasciato Kiev e si stanno dirigendo verso un luogo sicuro.
A cura di Michele Mazzeo
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Sta finendo l'incubo dell'allenatore italiano dello Shakhtar Donetsk Roberto De Zerbi e degli otto altri connazionali membri dello staff della squadra ucraina rimasti bloccati in Ucraina divenuta teatro di guerra dopo l'invasione della Russia. I nove italiani hanno finalmente lasciato Kiev e sono ora in viaggio verso un luogo sicuro, dove sono attesi nelle prossime ore.

Secondo quanto afferma l'Ansa un ruolo determinante per questa operazione, come per altre degli ultimi giorni, è stato svolto dall'Uefa che si è costantemente tenuta in contatto con il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, a sua volta impegnato nel fare da tramite con De Zerbi e i suoi collaboratori che, durante i bombardamenti, erano barricati all'interno di un hotel della capitale ucraina e avevano deciso di lasciare il Paese sotto assedio russo solo una volta che i calciatori stranieri del club fossero riusciti a mettersi in salvo (cosa avvenuta nella giornata di ieri).

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Il tecnico bresciano e l'intero staff italiano dello Shakthar Donetsk avevano avuto infatti per ben due volte l'occasione di lasciare l'Ucraina ma in entrambe le circostanze, come raccontato da Junior Moraes, hanno rifiutato per non lasciare soli i propri calciatori. Solo adesso, che i tanti giocatori stranieri del club sono stati messi in salvo, Roberto De Zerbi e i suoi collaboratori hanno accettato di lasciare il Paese dilaniato dalla guerra. Già del tutto finito invece l'incubo anche per l'ex allenatore della Roma Paulo Fonseca che dopo oltre 30 ore di viaggio in autobus è riuscito a lasciare l'Ucraina insieme alle propria famiglia e raggiungere la Romania.

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