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Fine ingloriosa di carriera per Piqué: si fa cacciare prima ancora di entrare in campo

La carriera da calciatore di Gerard Piqué si chiude con la più grandi delle beffe: in quello che doveva essere il suo ultimo match con la maglia del Barcellona prima del ritiro il centrale spagnolo è stato espulso dalla panchina senza nemmeno essere entrato in campo.
A cura di Michele Mazzeo
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Si chiude nel peggiore dei modi la carriera di Gerard Piqué che pochi giorni fa ha annunciato il suo ritiro anticipato alla sosta per il Mondiale in Qatar senza nemmeno attendere la fine della stagione. Il difensore del Barcellona, dopo aver ricevuto la standing ovation dai suoi tifosi nell'ultimo match casalingo al Camp Nou contro l'Almeria, nell'incontro di Liga (l'ultimo prima della pausa per Coppa del Mondo) sul campo dell'Osasuna avrebbe dovuto disputare i suoi ultimi minuti con la maglia dei catalani da calciatore professionista. Il suo addio al calcio giocato però non è andato come ci si sarebbe aspettati. Il 35enne ha difatti chiuso la sua carriera con un'espulsione senza essere nemmeno entrato in campo.

Alla fine del primo tempo infatti Gerard Piqué, lasciato in panchina da Xavi (che probabilmente gli avrebbe concesso la passerella nell'ultimo scampolo di gara), con il suo Barça sotto di un gol e di un uomo, è andato a protestare veementemente con l'arbitro Jesus Gil Manzano reo, a suo dire, di aver estratto con troppa leggerezza i due gialli costati l'espulsione al centravanti blaugrana Robert Lewandowski (finito poi anch'esso al centro di una polemica per un gesto mal interpretato). Dopo le reiterate proteste il direttore di gara del match ha sventolato il cartellino rosso in faccia al difensore classe 1987 al suo ultimo match da calciatore professionista. A quel punto il centrale spagnolo è stato dunque allontanato dal terreno di gioco e costretto ad assistere dalla tribuna al secondo tempo dell'incontro.

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Niente lieto fine dunque per Gerard Piqué che chiude la sua storia da calciatore con la dodicesima e ultima espulsione della sua carriera senza riuscire a giocare nemmeno un minuto in quello che è il suo match di addio al calcio giocato. Prosegue dunque il suo periodo nero che non riguarda soltanto i campi di calcio (dove ormai nelle poche volte in cui veniva impiegato appariva in grande difficoltà tanto da risultare spesso il peggiore tra i blaugrana come è stato nel match di Champions contro l'Inter), ma che è esteso anche alla sua vita privata.

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Dopo il suo coinvolgimento nello scandalo della Supercoppa spagnola, la separazione dalla cantante Shakira causata da presunti tradimenti da parte del calciatore catalano e dai suoi presunti problemi economici, la macabra disavventura di cui è stata vittima una delle sue attività imprenditoriali extracalcio e le polemiche per la "festa clandestina" organizzata dopo il suo ultimo match al Camp Nou, anche la gara in cui avrebbe dovuto giocare i suoi ultimi minuti da calciatore professionista con la maglia di quel Barcellona a cui ha dedicato quasi tutta la sua carriera si è improvvisamente trasformata nella più grande delle beffe.

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