FIGC, Gravina vince nonostante l’opposizione della Serie A: approvata la riforma dello statuto
L'Assemblea federale straordinaria della FIGC ha approvato le modifiche allo Statuto federale presentate dal presidente Gabriele Gravina. I delegati hanno dovuto votare su ogni proposta di ogni singolo articolo, proposte che sono passate con un'ampia maggioranza. I voti a favore sono stati 376,35, i contrari 29,33, gli astenuti 46,40. Con l'80% le proposte sono state approvate, anche se non è arrivato nessun parare favorevole da parte della Serie A: 8 club hanno votato contri, gli altri 12 si sono astenuti. Sono state dichiarate inoltre inammissibili tutte le proposte di modifica allo Statuto avanzate dalla Lega di Serie A.
La Serie A vota contro e si astiene
Passa la linea del presidente Gravina e passa senza bisogno di votare la proposta avanzata dalla lega di Serie A, che ha fatto muro votando contro o astenendosi. Sono stati altresì approvati gli emendamenti della Lega Nazionale Dilettanti per gli articoli 10, 14 e 15. Subito dopo l'Assemblea federale ha parlato Gravina che ha detto: "Il voto credo debba essere interpretato in maniera corretta. Non c'è un voto favorevole, lo capisco. La Lega di A ha manifestato i 12 voti costanti di astensione, hanno dimostrato insoddisfazione, disagio. Mi sembra quello sia un voto di disagio verso chi ha compreso tutto quello che è stato fatto verso la Lega di A e chi ha voluto forzare la mano. Credo che il risultato finale sia molto chiaro. La Lega di A ha presentato una proposta e non mi sembra abbia ricevuto vori favorevoli".
Gravina risponde alla Serie A
Poi Gravina nello specifico ha parlato della Lega di Serie A, parlando anche della questione stadi e della tassazione: "Pensare che una Lega possa davvero credere di risolvere i suoi problemi con un consigliere in più e una percentuale in più, è molto superficiale. Il calcio dobbiamo pensare che ha bisogno di altro. Cairo ha detto che bisogna aumentare le risorse per il calcio, io mi batto per questo, ma non ho nessuno al fianco. Tax credit? Sono sei anni che ne parlo. Stadi? Chiesto di sburocratizzare. Abbiamo chiesto l'1% sulle scommesse. Ci stiamo battendo per questo, perché non sento una voce? Il potere non porta alla soluzione dei problemi. Io credo che la politica italiana deve pensare a questi problemi".
La Serie A ha un consigliere federale in più: ora sono quattro
La Lega di Serie A nello specifico conta di più perché con la modifica ha un consigliere federale in più, ma questo non era l'obiettivo. Il numero uno della Lega Lorenzo Casini ha commentato le novità: "Speriamo sia solo l'inizio di un nuovo percorso con la Serie A che conta un po' di più, ma non è abbastanza. Vediamolo comunque come un bicchiere mezzo pieno. É un'occasione mancata perché con le proposte migliorative della Lega si sarebbe raggiunto un maggiore equilibrio. C'è stata compattezza perché nessun club ha votato a favore. Le società erano state lasciate libere di astenersi, l'importante era mantenere una posizione non a favore".
Cambia lo statuto e si modificano i pesi elettorali nel Consiglio Federale
Con la modifica dello statuto cambiano i pesi elettorali nel Consiglio Federale. La Serie A avrà un consigliere in più, si passa da 3 a 4, il peso elettorale sale al 18%. Da 1 a 2 per la Serie B (peso elettorale dal 5 al 6%), per la Lega Pro invece i Consiglieri Federali si dimezzano da 2 a 1 (peso che scende dal 17 al 12%). Tutto invariato per la Lega Nazionale Dilettanti (6 consiglieri, 34% di peso elettorale), l'Aiac, associazione degli allenatori (2 consiglieri, 10%), l'Aic, associazione calciatori (4 consiglieri, 20%). Mentre l'Aia, associazione degli arbitri perde un consigliere federale. In totale aumenta il peso dei campionati professionistici che sale al 36% contro il 34% dei dilettanti.