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Fifa, Infantino: “Rivedere format competizioni. Meno viaggi per tutelare salute”

Gianni Infantino, presidente della FIFA, ai Globe Soccer Awards 2020 a Dubai ha parlato della possibilità di rivedere i format delle competizioni: “Dobbiamo riconsiderare il modo in cui abbiamo organizzato il calcio, preservando il gioco, i calciatori, le leggende. Dobbiamo ridurre i viaggi per preservare la salute”.
A cura di Vito Lamorte
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Si sono tenuti i Globe Soccer Awards a Dubai e sono stati premiati Cristiano Ronaldo come "calciatore del secolo", Pep Guardiola come "tecnico del secolo" e il Real Madrid come "club of the Century". Era presente anche Gianni Infantino, il presidente della FIFA, che dopo le premiazioni si è soffermato sulla riorganizzazione del mondo del calcio e ha parlato anche di come ci si dovrà muovere in questo momento di emergenza sanitaria, dopo le tante discussioni relative ai troppi impegni che squadre e calciatori sono costretti ad affrontare. Queste le parole di Infantino sulla revisione dei format delle competizioni: "Forse dobbiamo a cominciare a riconsiderare il modo in cui abbiamo organizzato il calcio fino a ora. Dobbiamo proteggere i giocatori, le leggende, il gioco e formare le nostre competizioni proprio in questo modo. Forse dobbiamo ripensare ai formati delle nostre competizioni e vedere come trovare un bilanciamento migliore tra nazionali e club, tra campionati e coppe, tra competizioni lunghe e corte".

Il numero uno della FIFA ha parlato dell'importanza del momento storico che stiamo vivendo e di come bisogna salvaguardare lo stato di salute di tutti gli addetti ai lavori: "Questo è il momento in cui dobbiamo ridurre i viaggi, per preservare la salute. E dobbiamo considerare tutto questo, lo dico con grande apertura, mettendo anche in dubbio quello che noi, la Fifa, le Federazioni, le leghe, abbiamo fatto. Il mondo sta cambiando, sta avanzando velocemente, e vuole più emozioni".

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Infine Gianni Infantino ha aperto alla possibilità di modifiche nell'organizzazione dei tornei per il prossimi anni: "I giovani, forse, ambiscono a un'organizzazione diversa rispetto a quella a cui siamo abituati. Dobbiamo mettere questo proposte in gioco e questa sarà la sfida per il 2021 e per gli anni a venire nel mondo del calcio".

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