Fifa-gate, Platini e Blatter assolti dall’accusa di frode in appello: rischiavano 18 mesi di carcere

Michel Platini, ex presidente UEFA, Sepp Blatter, ex presidente della FIFA, sono stati nuovamente assolti dalla Corte d’appello di Muttenz, in Svizzera, dalle accuse di frode.
Tali imputazioni hanno impedito a Platini, nel 2015, di candidarsi alla guida del massimo organo del calcio mondiale dopo aver ricoperto la posizione di presidente della UEFA dal 2007 al 2016. Dominic Nellen, avvocato del tre volte vincitore del Pallone d'Oro, ha battuto molto su questo punto: "Il motivo dell'attuale procedimento (avviato nel 2015 dopo le dimissioni di Blatter, ndr) era unicamente quello di impedire a Michel Platini di diventare presidente della FIFA".
A inizio marzo la Procura aveva chiesto una pena detentiva di un anno e otto mesi con la condizionale per i due ex massimi dirigenti di UEFA e FIFA accusati di truffa, falso in documenti e gestione infedele per presunte irregolarità nelle assegnazioni dei mondiali di calcio in Russia e Qatar.

Platini e Blatter assolti dall'accusa di frode anche in appello
Sono durate quasi dieci anni le indagini sul cosiddetto "Fifa-gate" che hanno coinvolto Sepp Blatter e Michel Platini per una vicenda di pagamenti "sospetti" che, di fatto, li ha esclusi dalle posizioni di vertice del calcio mondiale.
L'8 ottobre 2015, a seguito di un'indagine condotta dalla magistratura svizzera, il comitato etico della FIFA sospende Platini per 90 giorni: l'accusa per il fuoriclasse francese era di ricezione illegale, nel 2011, di due milioni di franchi svizzeri dall'allora presidente Sepp Blatter, come compenso per consulenze svolte tra il 1999 e il 2002. Durante questo periodo, le sue funzioni all'interno dell'UEFA vengono temporaneamente affidate al vicepresidente Ángel María Villar.
Nel mese di dicembre dello stesso anno la FIFA squalifica Le Roi per otto anni da tutte le attività calcistiche, sanzione ridotta successivamente a sei anni. In seguito a un ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna, il 9 maggio 2016 la squalifica viene ulteriormente ridotta a quattro anni. Le accuse non vengono annullate e lo stesso giorno Platini annuncia la sua intenzione di dimettersi dalla presidenza dell’UEFA.

Il 25 maggio 2018, la giustizia svizzera lo scagiona da ogni accusa, non rilevando alcun reato nel suo operato. In quell'occasione, il suo entourage sottolinea come le accuse rivoltegli fossero finalizzate esclusivamente a comprometterne la carriera dirigenziale. L’8 luglio 2022, il Tribunale penale federale di Bellinzona assolve sia Platini sia Blatter dall'accusa di truffa ai danni della FIFA, riconoscendo loro un risarcimento per l’intera vicenda processuale, a cui Platini decide di rinunciare.