FIFA costretta a cancellare un post su Cristiano Ronaldo: indelicato e (quasi) offensivo
Un fake ben confezionato, un errore clamoroso, colpa di un hacker, un atto di una superficialità stucchevole oppure uno scivolone di cattivo gusto? Il tweet pubblicato dall'account ufficiale di Fifa World Cup (e subito cancellato) ha sollevato ilarità e disappunto per l'associazione tra il messaggio a corredo e la foto scelta. "Pollice in su se ti è davvero piaciuta la #FIFAWorldCup", c'era scritto nel post originale che aveva generato commenti in replica, molti dei quali riconducono al più classico link di errore che avverte dell'inesistenza del testo iniziale.
Nonostante sia stato messo off-line, qualche utente è riuscito a farne uno screenshot riproponendolo in Rete. Cosa c'era di così compromettente e biasimevole? Non certo le parole ma l'immagine: ovvero un Cristiano Ronaldo sorridente che indossa la divisa del Portogallo a pochi istanti dal fischio d'inizio di un match di questa edizione dei Mondiali.
Quello scatto utilizzato con ogni probabilità risale alla sfida con il Ghana o con la Corea del Sud, l'ultima che il cinque volte Pallone d'Oro ha giocato da titolare prima di finire in panchina contro la Svizzera e il Marocco (contro il quale è subentrato a gara in corso). Perché è stato preso proprio quello? Il giocatore ha il pollice alzato in segno di approvazione.
Una sortita, quel messaggio, che appare così grottesca da non crederci e alimentare la domanda spontanea: possibile che il gestore dell'account non si sia accorto di cosa ha combinato? Non ha eccelso certo in sensibilità e, forse in buona fede, non ha realizzato subito quale potessero essere le conseguenze di quella pubblicazione interpretata in un solo modo: una presa in giro, un troll pazzesco (come si dice in gergo) nei confronti di CR7 che dalla Coppa è uscito senza gloria, con un carico di polemiche e profonda delusione per aver fallito laddove è riuscito il suo eterno rivale, Lionel Messi.
"Questo è davvero crudele", ha scritto un utente riferendosi al tweet del mistero. "Stanno prendendo in giro Ronaldo" e ancora "che spudoratezza", "la persona che gestisce questo account deve essere un fan di Messi". Sono alcuni dei messaggi in risposta a quello che ha alimentato la reazione a catena.
L'ex Barça, oggi al Psg, ha sollevato al cielo il trofeo sotto gli occhi luccicanti dell'emiro Al-Thani che addosso gli ha messo il mantello (il bisht, indumento tradizionale) della discordia. Tutte le luci dei riflettori si sono concentrate sul campione di Rosario mentre il suo alter ego è finito in un cono d'ombra, è sparito dal dibattito pubblico, nemmeno può essere più accostato alla stella sudamericana come eterno paragone che ha segnato un'epoca del calcio internazionale. Sette a cinque il conto dei Palloni d'Oro, uno a zero quanto a titoli ai Mondiali… non c'è più storia tra Messi in trionfo e CR7.
Dopo l'eliminazione Ronaldo aveva condiviso sui social una lunga nota dove difendeva se stesso e il proprio impegno puntando l'indice contro chi, invece, avrebbe dovuto assumersi la responsabilità per la piega presa dall'esperienza del Portogallo in Qatar. Il flop in Coppa è arrivato dopo la rottura del calciatore con il Manchester United, uno strappo ufficializzato e annunciato in diretta nell'intervista concessa al giornalista Piers Morgan.
CR7 è attualmente senza club, svincolato, e non ha ancora deciso quale sarà la prossima destinazione. Ha trascorso l'ultimo periodo allenandosi nelle strutture che il Real Madrid gli ha messo a disposizione poi è volato a Dubai dove – si dice – potrebbe firmare per l'Al-Nassr un contratto da mille e una notte: 250 milioni di euro per le prossime due stagioni.
