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Ferrero pronto ad aiutare la Roma, scrive una lettera ai Friedkin: “Prendo il primo volo per New York”

Massimo Ferrero si propone di aiutare la Roma e scrive una lunga lettera indirizzata ai Friedkin. L’intento dell’ex patron della Sampdoria è molto chiaro: “Prendo anche il primo volo e vengo a New York”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Massimo Ferrero torna di prepotenza a far parlare di sé dopo essere uscito definitivamente dalla Sampdoria. L'ex presidente blucerchiato è tornato nel calcio ripartendo dalla Calabria, precisamente dalla Paolana, club che milita nel campionato di Eccellenza. Ma in queste ore è uscito allo scoperto soprattutto per una lettera indirizzata alla famiglia Friedkin – i proprietari della Roma – con un intento ben preciso. Dalle sue parole, affidate a LaPresse, traspare il suo piano per aiutare la Roma ad uscire da questo momento difficile sotto tutti i punti di vista.

“Cari Friedkin, la Roma va rifondata – scrive Ferrero rivolgendosi ai proprietari americani della Roma -. Basta mettere toppe e buttare soldi su questa squadra, sulla società. Io mi sono messo contro tutta la Sampdoria perché fin da bambino ho vissuto e tifato la Roma. Quella di Di Bartolomei, di Liedholm, sono cresciuto nella curva della Roma, il mio cuore pulsa giallorosso. Ma oggi sono molto inca**ato, perché caro presidente Friedkin noi siamo molto felici che lei è venuto a investire nella Roma, ma siamo dispiaciuti perché evidentemente è contornato da cattivi consiglieri". Ferrero per questo lancia la proposta: "Vorrei incontrarla, caro presidente Friedkin: per amore della Roma prendo anche il primo volo e vengo a New York: salviamo la Roma”.

Dan e Ryan Friedkin con De Rossi dopo l'esonero di Mourinho.
Dan e Ryan Friedkin con De Rossi dopo l'esonero di Mourinho.

L'intento di Ferrero è quello di fungere da consigliere della famiglia Friedkin per aiutare Dan e Ryan nella gestione del club. "La Roma va rifondata – continua Ferrero -. Lei non ha speso 100 milioni, li ha buttati. Perché ha vicino gente forse poco intenditrice di questo calcio. La Roma non è un parlamento europeo, non può essere gestita da direttori stranieri, come Monchi o Ghisolfi, che non conoscono il mondo romanista. Il calcio deve essere seguito da vicino”.

L'ex Sampdoria vorrebbe dunque fungere da spalla in grado di supportare i Friedkin ad evitare buchi di mercato o sorprese confusionarie dal punto di vista tecnico: "Basta buttare soldi – continua -. Con tutte le eccellenze che abbiamo dobbiamo per forza farci del male prendendo gente che ha fatto spendere soldi a vuoto? Siamo la Roma non l'Onu".

L'appello di Ferrero ai Friedkin

Ferrero poi conclude con un appello ben preciso: "Lei, presidente, che va rispettato per quanti soldi ha messo nella Roma, non può venire a fare l’americano a Roma, ci regali il calcio. Oggi ci ha regalato solo pallone, pallonate e pallonari, e non per colpa sua”. E per questo si propone di incontrarlo forte della sua fede giallorossa e spinto dall'amore per questi colori affinché possa evitare che le cose peggiorino: "Siamo romani, romanisti, e amiamo la Roma, se si fa consigliare con meno soldi e più amore, vivrà tutti i giorni con grande soddisfazione".

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