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Ferrara incalza su Zielinski, Mazzarri ne inventa una delle sue: “Purtroppo Traoré ha avuto la malaria”

Le riflessioni dell’ex difensore in tv mettono in imbarazzo il tecnico del Napoli. “È più facile valutare i giocatori in campionato che non in una competizione europea, perché escludere Zielinski dalla lista Champions?”. Mazzarri prova a cavarsela in calcio d’angolo.
A cura di Maurizio De Santis
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Ciro Ferrara tocca uno dei nervi scoperti del Napoli che in questa stagione così disastrosa (ora è addirittura 9°) è riuscito a far sembrare preistoria lo scudetto vinto meno di un anno fa. L'ex calciatore azzurro e della Nazionale parla della serie di errori commessi in occasione dell'azione da gol di Theo Hernandez ma è altro su cui fissa la riflessione: il caso Zielinski. È in scadenza di contratto, l'Inter gli ha fatto un'offerta migliore e ha preferito accettarla. La conseguenza è stata immediata: escluso dalla lista Champions, contro il Barcellona non ci sarà.

Il presidente De Laurentiis ha escluso si tratti di una ripicca, sostenendo che certe scelte – anche se dolorose – vengono fatte per dare priorità a chi invece, soprattutto tra i nuovi, dovrà essere valutato fino al termine del campionato. "Ce l'ho con il suo procuratore, non con il giocatore", le parole del massimo dirigente nella conferenza stampa di qualche giorno fa.

Il polacco vive una situazione surreale: è, di fatto, un separato in casa, ha la valigia pronta ma viene utilizzato in campionato a mo' di carta di riserva: "Oggi ha giocato perché ho pensato che col Milan era giusto farlo giocare. Non è detto che giocherà anche nelle prossime partite", dice Mazzarri a Dazn. E qui Ferrara lo incalza con un ragionamento preciso: "Se Zielinksi è un giocatore importante per il Napoli perché è fuori dalla lista Champions. Se il Napoli deve valutare i giocatori nuovi, allora devono giocare in campionato. Non si rinuncia a Zielinski contro il Barcellona perché sono due partite, da dentro o fuori… e lui è un giocatore d'esperienza oltre che di un certo livello".

La replica di Mazzarri è imbarazzata. Lui he è un "amico di famiglia" – così lo ha definito il presidente – mica può contraddire la versione della società? No… e allora gira e rigira intorno al concetto provando a cavarsela in calcio d'angolo. Ma la toppa che mette è peggio del buco. "A inizio anno hanno fatto una lista poi sono andati via tre giocatori… potevamo metterne solo tre e si è pensato che loro sono il futuro del Napoli".

Però è più facile valutare i giocatori in campionato che non in una competizione europea, dove ci sono margini molto ristretti. È la risposta acuta di Ferrara. Quella di Mazzarri palesa solo la difficoltà in cui si dibatte: "Traoré purtroppo è arrivato dopo la malaria e non può giocare più di 25 minuti… Come ragionamento può essere giusto, ma è capitato che l’altro (Traoré, ndr) non era pronto e non ho potuto metterlo in campo". 

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