Ferencvaros-Juventus si gioca con 20 mila tifosi, in Ungheria il Covid non fa paura (ancora)
Ventimila spettatori per la partita di Champions tra Ferencvaros e Juventus. Saranno questa sera sugli spalti della Puskas Arena che ospiterà il match di Coppa. Traslocheranno tutti lì rispetto alla Groupama Arena, in attesa di vedere Cristiano Ronaldo in azione. Quando capiterà mai più un'opportunità del genere? Tifosi allo stadio, espressione che in Italia – come nella maggior parte d'Europa – è divenuta tabù a causa delle restrizioni alla vita pubblica imposte per contenere la diffusione dei contagi da coronavirus. Il ‘vecchio continente' fa i conti – durissimi, sotto il profilo umano ed economico – con la proliferazione dei contagi e della pandemia (ri)esplosa dopo l'estate. In Ungheria e a Budapest, però, la situazione sembra sotto controllo, più blanda al momento così come la paura e l'ansia generati quotidianamente dal bollettino che traccia la curva del Covid-19.
Il primo ministro, Vitkor Orban, ha sì annunciato delle restrizioni – coprifuoco dalla mezzanotte fino alle cinque del mattino – ma per ora sono nulla confronto dell'Italia a mo' di arlecchino perché suddivisa in zona rosse, gialle e arancioni, ancora una volta con lo spettro del lockdown alle spalle. Nella capitale magiara sono certi che il picco avverrà a dicembre e sono pronti a intervenire con misure anche più drastiche.
Perché Ferencvaros-Juventus si gioca con i tifosi
Stadi, cinema e teatri restano aperti. Non c'è alcun provvedimento in atto che impedisca alle persone di frequentarli, esistono però delle prescrizioni molto rigide affinché il distanziamento sociale sia rispettato. Prendiamo come esempio proprio la Puskas Arena dove si giocherà la sfida (per certi versi storica) tra Ferencvaros e Juventus: la capienza non sarà quella abituale, di 68 mila spettatori, ma verrà ridotta di oltre un terzo. Saranno non più di ventimila i tifosi magiari che accederanno all'impianto, intorno a ognuno di essi ci sarà spazio sufficiente per evitare contatti (tre sedie vuote).
Per chi ha i capelli bianchi, per gli appassionati delle statistiche l'incontro di questa sera riporta le lancette dell'orologio indietro nel tempo. Bisogna risalire fino al 23 giugno 1965 per pescare nelle curve della memoria e del tempo un ricordo amaro per i bianconeri: la sconfitta contro i magiari fu, di fatto, la prima finale europea persa nella storia della Juve. Accadde in Coppa delle Fiere, in partita unica. Alla Juve non bastò il beneficio del fattore campo, il Ferencvaros sbancò il comunale di Torino.