“Fenomeno” Lukaku, può battere anche il record interista di Milito e Ronaldo
Diciotto gol, l'ultimo alla Sampdoria nel recupero di Serie A. Il pugno alzato verso il cielo e il capo chino in memoria di George Floyd. Romelu Lukaku entra così nella speciale classifica dei bomber dell'Inter che alla prima stagione in nerazzurro hanno raggiunto (e superato) quella soglia negli ultimi 30 anni. Un piccolo traguardo per il gigante belga fortemente voluto da Antonio Conte a Milano e partner perfetto per Lautaro Martinez.
Chi sono i 3 che siedono nell'Olimpo dei marcatori d'eccezione? Il primo è un Fenomeno che resterà per sempre nel cuore dei tifosi assieme all'immagine di Gigi Simoni accanto al quale fa festa per la conquista della Coppa Uefa: in quell'anno di grazia (stagione 1997/1998) Ronaldo il brasiliano timbrò per 25 volte il cartellino dei marcatori in campionato (34 nel complesso, tra Coppa Italia ed Europa). Il secondo è un Principe il cui urlò per i gol al Bayern Monaco in finale di Champions fa parte dei ricordi indelebili e della storia sportiva sublimata con il "triplete": 22 centri in Serie A (30 in totale) per Diego Milito. E poi c'è Ruben Sosa ma bisogna azionare il rewind e fare in modo che la sequenza videoclip si fermi all'inizio degli Anni Novanta: 20 reti nella stagione 1992/1993 (22, considerata anche la Coppa Italia) mentre in quella successiva sarà tra i protagonisti – anche lui – della Uefa (servì l'assist a Wim Jonk, autore del gol decisivo contro il Salisburgo).
Lukaku ha a disposizione ancora un po' di tempo per salire in cima al podio. Deve far meglio del Fenomeno ma ce la può fare, gli restano 12 giornate di campionato e l'ambizione di mettere il fiato sul collo della Juventus e della Lazio perché la lotta scudetto non è ancora conclusa e perché il suo allenatore, Antonio Conte, ha dato un ordine preciso a lui e alla squadra… "in campo dobbiamo ammazzare l'avversario". L'ex United è a quota 24 gol complessivi, bottino ragguardevole anche alla luce dello stop forzato a causa della pandemia di Covid-19. E se contro il Napoli, in semifinale di Coppa Italia, al belga è mancata la mira giusta, nella sfida contro la Samp ha ripreso a fare ciò per cui è stato ingaggiato: segnare.