Fenomeno Castrovilli, chi è il nuovo gioiello della Fiorentina (e della Nazionale?)
Tra le sorprese più gradite di questo primo assaggio di Serie A c’è certamente Gaetano Castrovilli, centrocampista classe ‘97 della Fiorentina lanciato quest’anno nel grande calcio da Vincenzo Montella che dopo l’ottima prestazione fornita contro la Juventus lo ha elogiato pubblicamente:
Dal secondo giorno di ritiro ho deciso di toglierlo dal mercato – ha dichiarato il tecnico viola ai microfoni di Sky dopo lo 0-0 contro i bianconeri -, lo ritengo uno dei centrocampisti con più cambio di passo in Serie A. Però deve ancora crescere e iniziare a fare qualche gol. Se ci dovesse riuscire, forse, potremmo aver trovato l'erede di Antognoni.
Cassano, Corvino e lo ‘sgarbo’ alla Juventus
Investitura importante, forse esagerata, quella fatta dall'ex Aeroplanino ma che rende a pieno l’idea di quanto in Toscana credano alle doti del 22enne pugliese di Minervino Murge che sembra finalmente aver rispettato le tante aspettative che c’erano su di lui da quando risaltava già nelle selezioni giovanili del Bari. Non è un caso che l’allora ds dei toscani, Pantaleo Corvino, nel 2017 abbia dovuto bruciare la concorrenza di top club come la stessa Juventus e sborsare una cifra superiore al milione di euro per accaparrarsi quello che in Puglia consideravano l’erede di Cassano (nasce infatti trequartista).
La grande chance dopo la gavetta in Serie B
Adesso però dopo due anni di gavetta in Serie B con la maglia della Cremonese (55 presenze con 6 gol e 8 assist) “El Castro” si è dimostrato sin da subito pronto per una stagione in Serie A, e non da comprimario, ma da protagonista tanto che dopo aver stregato Montella (che in queste prime gare stagionali lo ha sempre schierato titolare) adesso ha anche attirato l’attenzione del ct dell’Italia Roberto Mancini (ieri in tribuna al Franchi) che potrebbe a breve chiamarlo in Nazionale.
Tra i migliori dribblatori d’Europa
Dalla sua parte le prestazioni e i numeri. L’#8 tuttofare, bravo sulla trequarti così come sugli esterni o da mezzala, è partito titolare contro il Napoli per poi bissare la partenza dal primo minuto nella sfortunata trasferta di Marassi col Genoa fino alla “consacrazione” contro i campioni d’Italia della Juventus. Risultato? Sempre tra i migliori in campo per la formazione viola con ben 4,3 dribbling riusciti di media. Al momento in Europa solo il nigeriano Kalu del Bordeaux è stato capace, largo sulla sinistra, nel 4-4-2 globale dei girondini, di collezionare più dribbling per gara.
Primatista viola per km percorsi a partita
Dribbling dunque, ma non solo. In queste prime tre gare in viola giocate da mezzala al fianco di Pulgar e Badelj, il 22enne ha fatto vedere cose egregie in entrambe le fasi di gioco. Ed anche in questo caso sono i numeri che ci vengono incontro: vinto il 75% dei contrasti, nella top tene della Serie A per chilometri percorsi (11,47 km per match), completato l’83,6% dei 110 passaggi effettuati, una media di 2,7 passaggi chiave a partita, un assist (a Kevin Prince Boateng per il gol del momentaneo 3-3 contro il Napoli) e una media di 2 tiri ad incontro verso la porta avversaria.
Quantità e qualità in attesa del primo gol in A (e della prima chiamata in Nazionale?)
Come ha già detto il suo allenatore i numeri ci sono tutti: quantità (nella gara di ieri ha anche marcato a uomo prima Pjanic e poi Bentancur per non permettere un agevole possesso in avvio di azione) e qualità (da evidenziare un sombrero a Khedira in grado di strappare gli applausi di tutto il Franchi). Dove può migliorare? Certamente in fase di conclusione e in zona gol dove ancora sembra avere grossi margini di miglioramento. Il prossimo step dunque è la prima rete in Serie A della carriera che di questo passo non tarderà ad arrivare così come la prima convocazione in Nazionale maggiore.