Felipe intimidatorio e sopra le righe, 2 falli e 2 ammonizioni: a farne le spese è il povero Foden
L‘Atletico Madrid non è riuscito a ribaltare il risultato della gara d'andata e in semifinale di Champions League ci è andato il Manchester City in virtù della vittoria per 1-0 a Etihad. Una doppia sfida durissima, che ha messo di fronte due tipi di approccio molto diversi e ha regalato due match di grandissima intensità.
Che sarebbe stata una partita durissima si sapeva, ma nessuno pensava che sarebbe sfociata anche in altro. Il confine tra consentito o meno dal regolamento è spesso molto sottile e al Wanda Metropolitano ci sono stati dei momenti in cui l'arbitro Daniel Siebert ha avuto difficoltà nel giudicare alcuni interventi.
Il protagonista in negativo di questa serata è certamente Felipe, difensore brasiliano dei Colchoneros, che ha preso di mira fin dall'inizio della partita Phil Foden e al primo intervento lo ha lasciato a terra per qualche minuto: poco dopo il 10′ il calciatore dei Citizens ha ricevuto un brutto colpo alla testa dal giocatore dell'Atleti mentre saltava ed è dovuto entrare lo staff medico del club britannico per rimettere in sesto il giovane inglese.
Come se non bastasse il primo intervento, che è parso a tutti come un'intimidazione, è arrivata un'altra entrata da parte di Felipe sempre su Foden che ha fatto saltare tutti gli equilibri e ha scatenato una mega rissa prima in campo e poi fuori dopo il fischio finale.
Il calciatore del Manchester City era nei pressi della linea laterale e il difensore brasiliano è arrivato con l'intenzione di colpirlo: se con il primo intervento sarebbe stato troppo plateale, Felipe lo tocca con il piede di richiamo e Foden finisce a terra. Il numero 47 del club inglese rotola per diversi metri pur di ritrovarsi in campo e non far riprendere il gioco velocemente: qui si innesca la rissa. Un parapiglia che dura diversi minuti e si protrae anche nel tunnel degli spogliatoi, dove sono intervenuti anche i poliziotti presenti a bordo campo.
Felipe poteva già essere espulso nel primo tempo ma, non contento della sua prima performance, ha rincarato la dose nel finale. I numeri della sua partita parlano chiaro: due falli fatti e due cartellini gialli ricevuti, zero successi nei duelli aerei e nei tackle.
La tensione era già altissima nei giorni precedenti alla sfida, a causa delle parole diGuardiola dopo l'andata e la risposta di Koke che ha compattato ancora di più l'ambiente dell'Atletico in vista di questa sera, e si sapeva che una piccola miccia avrebbe fatto divampare inevitabilmente un incendio. Così è stato.