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Federico Chiesa e il rapporto speciale con Paulo Sousa: “Ogni gol lo dedico a lui”

Federico Chiesa, attaccante della Fiorentina e della Nazionale, ha parlato del legame profondo con Paulo Sousa, l’allenatore che lo fece esordire in Serie A tra la sorpresa generale: “Posso solo ringraziarlo, ogni gol che faccio lo dedico a lui. Mi ha fatto realizzare un sogno”. Sul futuro: “Firenze è casa mia”.
A cura di Redazione Sport
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C'è una data che nel calendario del cuore di ogni calciatore è cerchiata in rosso: quella dell'esordio tra i professionisti. Nel caso di Federico Chiesa, quella data è il 20 agosto 2016, giorno di Juventus-Fiorentina, prima giornata del campionato di Serie A 2016/17. Vederlo in campo dal primo minuto in un contesto così importante, il primo atto della stagione in casa dei campioni d'Italia, fu una sorpresa un po' per tutti. Nonostante di quel ragazzo si parlasse già un gran bene, vuoi – inevitabilmente – per il cognome, vuoi – soprattutto – per il talento che aveva già mostrato nella Primavera viola.

La storia del suo debutto in prima squadra ancora emoziona Federico, perché gli porta alla mente l'uomo che gli ha cambiato la carriera: Paulo Sousa. L'ex allenatore della Fiorentina, oggi al Bordeaux in Francia, gli ha mandato un videomessaggio in occasione dell'intervista rilasciata dal calciatore a Sky Sport. E Chiesa ha parlato così del rapporto speciale con il tecnico portoghese.

"Il mister mi ha fatto realizzare un sogno. Esordire così giovane nella prima giornata di campionato contro la Juventus è stato fantastico. Lo posso solo ringraziare, gli dedico ogni gol che faccio"

Federico Chiesa è stato protagonista di una stagione altalenante, fino alla sospensione. Partenza lenta, poi una graduale crescita nel rendimento. Sempre accompagnato dalle voci che lo vorrebbero in partenza nella prossima stagione. Lui, per adesso, ribadisce solo quanto sia forte il suo legame con la Fiorentina.

"Ho sempre desiderato giocare con la maglia della Fiorentina, fin dalle giovanili. Il sogno era debuttare in Serie A e giocare al Franchi davanti ai tifosi viola. Questo club ha grande storia e spero possa avere anche grande futuro. Firenze è diventata casa mia, anche fuori dal calcio. Sono qui dalle elementari e ora ci frequento anche l’università".

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