Federico Bonazzoli: “Il Covid ha portato via mio nonno, per lui ora mangerò l’erba”
Federico Bonazzoli scalpita in vista della ripresa della Serie A. Il giovane bomber della Sampdoria è pronto a tornare in campo con nuove motivazioni dopo i difficili mesi dell'emergenza Covid. Il virus ha colpito molto da vicino il classe 1997, causando il decesso del nonno. Bonazzoli vuole dare il massimo per onorare nel migliore dei modi la memoria di quello che era il suo primo tifoso: "Sento il dovere di qualcosa in più ogni volta che scenderò in campo per renderlo orgoglioso di me".
Federico Bonazzoli, nuova vita alla Sampdoria dopo la pausa
Arrivato nel 2015 alla Sampdoria, Bonazzoli ha vissuto diverse esperienze in prestito che gli hanno permesso di mettere minuti importanti nelle gambe. L’ex giovane talento dell’Inter che ha vestito le casacche di Virtus Lanciano, Brescia, SPAL e Padova, in avvio di 2019 è tornato a Genova trovando il suo primo gol in blucerchiato a fine settembre, nel match perso contro la Fiorentina. Ora per lui un nuovo "inizio" con la speranza di trovare più spazio da titolare dopo qualche infortunio di troppo. Il ragazzo di Manerbio si sente cambiato: "Sono cambiato, è vero – dichiara in esclusiva l’attaccante classe 1997 ai microfoni della Sampdoria – Ora riesco ad interpretare meglio gli allenamenti e le partite, ogni esperienza mi è servita a crescere. Ho sempre ritenuto la Sampdoria un punto di arrivo ma ora dovrà essere anche un punto di ripartenza".
Bonazzoli pronto ad onorare la memoria del nonno morto di Covid
Gran voglia di dimostrare tutto il suo valore per Bonazzoli che ha uno stimolo in più, quello di onorare la memoria del nonno morto di Covid: "Le cinque sostituzioni saranno un vantaggio che mister Ranieri saprà sfruttare al meglio. Se giocherò 90, 60 o solo cinque minuti starà a me farmi trovare pronto e mangiare l’erba per non sprecare questa opportunità. Si ricomincia con l’Inter a Milano? Il destino, lì sono cresciuto e ho tanti ricordi. Adesso ho voglia di ricominciare al meglio: che sia un nuovo inizio, in tutti i sensi. Il Coronavirus ha portato via mio nonno. Era il mio primo tifoso, ora sento il dovere di dare qualcosa in più ogni volta che scenderò in campo per renderlo orgoglioso di me. Anche se la situazione in questo momento sembra migliorata, non sottovalutiamo il virus e manteniamo alta l’attenzione perché in gioco c’è la vita di molte persone".