Fatih Terim ‘gioca’ Italia-Turchia: “Spero sia anche la finale degli Europei 2021”
Italia-Turchia, la gara che aprirà gli Europei 2021, è la partita di Fatih Terim. L'allenatore turco, dopo le esperienze al Milan e alla Fiorentina, considera difatti l’Italia la sua seconda casa. Il 67enne di Adana è uno dei principali fautori della crescita esponenziale del calcio turco e della sua Nazionale (che ha guidato in tre occasioni) ma ha un legame profondo con il nostro Paese nonostante la sua ultima esperienza italiana risalga ormai a 20 anni fa.
A ricordarlo è lo stesso Fatih Terim che alla vigilia del match d'apertura dei campionati europei ha parlato al Corriere della Sera: "Per me e la mia famiglia l’Italia è una seconda casa – ha difatti ribadito l'ex ct turco –. Dopo vent’anni ricevo ogni giorno messaggi, c’è un legame profondo che non si è mai spezzato, specie con i fiorentini. E questo mi onora".
E questo legame fa sì che la sua grande speranza è quella di vedere Italia-Turchia non solo come partita d'esordio di Euro 2020, ma anche come atto conclusivo della competizione continentale: "Io spero che sia anche la finale di Londra – ha infatti aggiunto Fatih Terim –. Ma già quella di Roma è una delle partite più interessanti e si gioca in uno stadio mitico, che per il calcio è come il Madison Square Garden. So che l’Italia ha vinto l’Europeo nel 1968 proprio all’Olimpico e ritrova il suo pubblico: sarà la sfida tra una squadra che può arrivare fino in fondo e una che può causare problemi a tutti".
Terim nella sua lunga intervista ha parlato anche di alcuni giocatori della selezione del suo amico Roberto Mancini: in particolare il tecnico turco ha esaltato la "linea verde" dell'Italia ("Mi piacciono Barella, Locatelli, Bastoni e Raspadori") ma anche i due uomini di maggiore esperienza, vale a dire Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci ("Leggende che ogni tecnico vorrebbe allenare"). Mentre sulla formazione turca ha voluto mandare un ‘avvertimento' al ct azzurro: "Burak Ylmaz è uno dei migliori bomber della nostra storia, ma non è l’unico di cui il mio caro amico Roberto deve preoccuparsi".