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Fantacalcio: chi prendere all’asta di riparazione

L’asta di riparazione del fantacalcio è di grande attualità in questa settimana che ha visto il calciomercato di gennaio ormai in archivio e a valle di una giornata che ha fornito alcune indicazioni tecnico-tattiche. I nostri consigli su chi prendere a colpo sicuro per rafforzare la vostra squadra.
A cura di Mirko Cafaro
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Nella settimana che concentrerà il maggior numero di aste di riparazione del fantacalcio, è il momento di sciorinare un po' di suggerimenti sui giocatori da tenere d'occhio per rinforzare la vostra squadra dopo alcune scelte estive sbagliate. A calciomercato chiuso, vi abbiamo subito fornito il dettaglio e l'analisi di tutti i giocatori che hanno cambiato maglia in questa sessione, ieri invece con la chiusura della prima giornata di campionato a liste chiuse (qui tutte le pagelle del 22° turno) è stato possibile raccogliere alcune indicazioni tecniche sull'inserimento dei nuovi e le scelte degli allenatori.

A questo punto, possiamo anche spingerci oltre provando a indicare i dieci colpi che potrebbero rappresentare un rinforzo sicuro per le vostre rose. Una segnalazione preliminare rispetto all'elenco che vi proponiamo: considerateli in ordine di importanza. Lo anticipiamo perché forse vi sorprenderà trovare Young prima di Eriksen, ma abbiamo provato a spiegarvi con dati e fatti il motivo della nostra preferenza.

  • Young (Inter): più di Moses e, per certi versi, forse anche più di Eriksen, è l'uomo che può avere subito il maggior impatto sul sistema di gioco di Conte. Si è presentato in Italia tirato a lucido, già pronto a scendere in campo (subito un assist nella gara pareggiata con il Cagliari e una buona prestazione con l'Udinese) e con un mix di esperienza e capacità tecnico-tattiche che possono far la differenza anche al fantacalcio. Non a caso i pagellisti lo hanno già premiato con una fantamedia di 6,75 maturata in due giornate.
  • Ibrahimovic (Milan): ha rivoltato il Milan come un calzino nel breve volgere di un mese. Sembrava che Pioli dovesse attendere molto di più per poterlo schierare e invece lo svedese non ha perso tempo. Ha trovato subito il gol a Cagliari (oltre a quello in Coppa Italia al Torino), con la sua leadership ha guidato verso il rilancio gente che sembrava persa come Leao e Rebic tenendo una fantamedia molto vicina al 7. Da tenere in seria considerazione, ma senza strapagare perché il suo fatturato in termini di gol potrebbe non raggiungere la doppia cifra.
  • Cutrone (Fiorentina): è uno "sgobbone", il primo a pressare e a dare una mano alla squadra. Una circostanza che spesso mette in dubbio la sua continuità nella produzione di bonus, ma non il suo rendimento in termini di voti sempre alti. In campionato non si è ancora sbloccato, ma in quattro presenze ha messo insieme solo pagelle positive. In questa Fiorentina giovane può fare la differenza e regalare bei numeri.
  • Eriksen (Inter): l'acquisto più atteso, un crack che farà volare altissimi i rilanci per accaparrarselo all'asta di riparazione. Il suo valore non è in discussione, ma lo inseriamo ai piedi del podio dei nostri suggerimenti per qualche dubbio relativo ai suoi tempi di inserimento nel calcio italiano e, soprattutto, nel sistema di Conte. L'avvio è stato un po' lento, nonostante i tentativi del tecnico di affrettare le operazioni, che sia un piccolo campanello d'allarme da tenere in considerazione?
  • Perin (Genoa): è tornato titolare della sua porta a Marassi ed è come se non se ne fosse mai andato. Sta contribuendo alla risalita del Genoa e anche nell'ultimo turno contro l'Atalanta, nonostante i due gol incassati, è stato tra i migliori in campo. Da tenere in seria considerazione come seconda scelta accanto al primo portiere di una big.
  • Saponara (Lecce): l'inattività maturata in quel di Genova non sembra averlo intaccato, almeno a giudicare dal suo esordio contro il Torino. Al netto di una partita contro un avversario decisamente sottotono, il ragazzo ha dimostrato i consueti numeri e quella leadership in mezzo al campo che potrebbe fargli chiudere bene una stagione balorda. A fargli difetto è sempre stata la continuità, ma quello di Liverani sembra un sistema adatto a esaltarne le caratteristiche.
  • Demme (Napoli): l'italo-tedesco si è già preso il centrocampo del Napoli. Più di Ruiz sa giocare davanti alla difesa, mettere ordine, costruire trame di gioco equilibrate e, meglio di chiunque altro nell'attuale rosa di Gattuso, sa costituire un filtro davanti alla difesa. Contro la Sampdoria si è anche tolto lo sfizio del gol, ma non c'è da farci la bocca: è uno che segna pochino e anzi, a fronte di un rendimento sempre molto alto, tende a prendere qualche giallo di troppo.
  • Barak (Lecce): come Saponara si è subito inserito alla grande nel sistema di gioco di Liverani. Contro il Torino si è rivisto quel giocatore in grado di raggiungere la doppia cifra in termini di gol e assist (complessivamente) alla prima stagione in maglia Udinese. Che possa ritrovarsi finalmente in Salento? Una scommessina la faremmo.
  • Barrow (Bologna): il Bologna ha puntato con decisione sul ragazzo che a Bergamo era chiuso dai "mammasantissima" Ilicic, Zapata, Muriel e Gomoez. Finora è stato impiegato solo a gara in corso, ma ha già centrato la porta. Visto il momento di appannamento di Palacio, i tempi potrebbero essere maturi per il suo inserimento dall'inizio. Il piede è già caldo.
  • Iago Falque (Genoa): a Torino nelle ultime due stagioni è stato bloccato dai perduranti infortuni e da un sistema di gioco, quello dell'ormai ex tecnico Mazzarri, che ha messo rapidamente al bando gli esterni d'attacco. Torna al Genoa per rilanciarsi.
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