Fallo di mano in Lecce-Spal, per Valeri al Var non è rigore (come con la Juventus)
L'arbitro è lo stesso, Valeri, ma la decisione presa in Lecce-Spal è differente. In Milan-Juventus, andata della semifinale di Coppa Italia, il direttore di gara assegnò un calcio di rigore ai bianconeri per il tocco di braccia di Calabria che – girato di spalle – colpì con l'arto la palla calciata da Cristiano Ronaldo. Il portoghese effettuò un tiro in rovesciata ma la traiettoria della sfera venne stoppata (involontariamente secondo i rossoneri, non così per il fischietto) dal difensore.
Perché Valeri concesse il rigore col Var per fallo di Calabria
L'episodio venne rivisto al Var e, al netto del regolamento sul fallo di mano, la discrezionalità portò l'ufficiale di gara a decretare la massima punizione per la squadra di Sarri. Il motivo? Valutò come innaturale la posizione del braccio al punto da aumentare il volume del corpo. Una decisione che sollevò molte polemiche anche in riferimento al diverso metro di giudizio adottato in occasione del fallo di mano commesso da Cerri durante Cagliari-Brescia. Allora il designatore, Nicola Rizzoli, spiegò che quell'azione non era punibile con il rigore in base alla dinamica (Cerri saltò per prendere la palla di testa e solo nella ricaduta urtò la palla col braccio).
Perché in Spal-Lecce non è stato dato rigore?
Adesso riavvolgiamo il nastro e portiamo la sequenza videoclip al pomeriggio di sabato quando al Via del Mare il Lecce ha protestato con l'arbitro Guida per il tocco di braccio di Bonifazi. Anche in quel caso il difensore della Spal era girato di spalle e colpì la palla col braccio ma né Guida in campo né Valeri (c'era lui al Var) hanno ritenuto quell'azione punibile col tiro dal dischetto.
Cosa dice il regolamento sul fallo di mano
La norma lascia spazio alla capacità discrezionale del direttore di gara di valutare i differenti episodi, facendo riferimento a situazioni "di solito" punibili o meno ma non c'è un'indicazione specifica della casistica. Per esempio, non c'è menzione della posizione del calciatore che commette il fallo rispetto all'avversario, un particolare che lascia tutto alla valutazione personale.
- Fallo di mano, quando è rigore. È di solito un’infrazione se un calciatore tocca il pallone con le mani / braccia quando queste sono posizionate in modo innaturale aumentando lo spazio occupato dal corpo.
- Fallo di mano, quando non è rigore. Ad eccezione delle suddette infrazioni, di solito non è un’infrazione se il pallone tocca le mani / braccia del calciatore se proviene direttamente dalla testa o dal corpo (compresi i piedi) di un altro calciatore che è vicino o se mani / braccia sono vicine al corpo e non si trovano in una posizione innaturale tale da aumentare lo spazio occupato dal corpo.