Fallimento Sampdoria, rebus con tre (difficili) soluzioni e Lanna non molla: “Difendiamo il fortino”
La Sampdoria non molla, sia sul campo sia fuori. La sconfitta all'Allianz Stadium arrivata su un controverso gol di Rabiot, contestatissimo per un presunto fallo di mano non ha smosso di un millimetro le convinzioni doriane di crederci comunque fino alla fine. E lontano dal calcio giocato continua la battaglia per salvare la proprietà, il cui timone è saldamente in mano al presidente Lanna che non nessuna intenzione di abbandonare la nave.
Anche la vis polemica del dopo Juventus-Sampdoria dimostra che l'ambiente è vivo, ci crede e, per questo non ci sta ad accettare ciò che considera un semplice e chiaro torto arbitrale. Stankovic lo aveva sottolineato sin da subito, nel post gara: la rete di Rabiot che ha sancito il 3-2 bianconero, di fatto decisivo per il crollo doriano, è da considerarsi irregolare per il tocco del francese con il braccio prima del tiro in porta. Poco contano le analisi altrui, anche quella di Calvarese, ex arbitro che ha spiegato come la scelta di convalidare il gol sia invece tutt'altro che inappropriata.
La Sampdoria dunque combatte, su ogni fronte, con uno spirito e una abnegazione che sono da applausi: l'ultimo posto in classifica non spaventa né demoralizza finché la matematica non dirà che non c'è più nulla da fare. Le cose buone viste in campo diventato tesoro prezioso su cui preparare la prossima sfida, a viso alto. Mentre anche sul fronte societario resta vigile l'attesa, prendendo forza da ogni dove, per tenere in rotta la nave in attesa che si palesi il faro nella nebbia. Che a volte sembra diradarsi, come in questi giorni.
A far sperare il popolo blucerchiato sono le possibilità di evitare un fallimento, per molti già scritto, e rilanciare in alto i cuori doriani. L'obiettivo è mettere fine al regno di Ferrero il prima possibile, entro due-tre mesi sfruttando il tempo dato dal tribunale, possibilmente trovando un acquirente pronto a rilevare il club e a chiudere una delle più tristi parentesi della storia della Samp. "Non abbiamo notizie certe, ma continua il lavoro e noi stiamo facendo tutto il possibile" ha sottolineato il presidente e cuore blucerchiato, Marco Lana: "L'unico obiettivo è trovare la soluzione che possa salvare la nostra amata Sampdoria. Ringrazio tutte le aziende che ci sono state vicine, come il sindaco che ha capito il momento. Dal canto nostro continueremo a lottare e a lavorare: stiamo difendendo il fortino con tutte le nostre forze".
Un fortino che oramai sta rimanendo quasi senza viveri ma che si nutre della forza di volontà e della speranza di chi lo presidia. E così, l'ultima indiscrezione che vorrebbe un riavvicinamento di Massimo Zanetti, patron di Segafredo, azienda che nelle scorse settimane era stata avvicinata alla Sampdoria, riaccende la fiammella: starebbe valutando un intervento diretto, di prelievo del club studiando quale sia il momento migliore. Una soluzione che tutti si augurano e che sarebbe determinante per il futuro doriano.
Così non fosse, altre due opzioni sono alla finestra. Un bond convertibile, che garantirebbe immediata liquidità per condurre a termine l'operazione, convertendo poi il denaro in azioni. Oppure la classica ultima spiaggia: il concordato preventivo, uno strumento che consentirebbe al club in stato di crisi di evitare la liquidazione attraverso una proposta di un piano che consenta di soddisfare i creditori che inizierebbero una trattativa con l'eventuale nuovo proprietario.