Falcao: “Che senso ha esultare con i gomiti e vietare gli abbracci”
C'era grandissima curiosità intorno al ritorno in campo della Bundesliga. Le immagini del primo dei top 5 campionati che ha riaperto i battenti hanno fatto il giro del mondo. Tanti calciatori e addetti ai lavori si sono interrogati sul "nuovo calcio" quello post-Covid. Tante le perplessità da parte degli spettatori per quelle che son sembrate delle contraddizioni. Il bomber colombiano Falcao per esempio si è chiesto il senso dell'esultanza con i gomiti, legata al divieto di abbracciarsi, quando in realtà i calciatori vengono costantemente a contatto durante la gara.
Perché i calciatori esultano con i gomiti
Una delle nuove situazioni del calcio post-Coronavirus è quella legata alle esultanze. Nel ritorno in campo della Bundesliga abbiamo assistito a giocatori che hanno celebrato i gol a distanza, come per esempio Haaland autore del primo gol del nuovo corso del calcio tedesco, sfuggendo dunque al contatto con i compagni, oppure ad esultanze di gomito o piede. I giocatori si sono sfiorati con il gomito o con i tacchetti. Il motivo? Evitare, come da protocollo, gli abbracci che potrebbero essere uno "strumento di contagio".
Esultanza con i gomiti, divieto di abbracciarsi e ammucchiate sui corner: Falcao punta il dito contro le contraddizioni del nuovo calcio
Una situazione però che ha sollevato non poche perplessità, soprattutto da parte degli stessi calciatori. Che senso ha infatti non abbracciarsi se poi durante la partita ci sono occasioni in cui entrare in contatto? Basti pensare ad esempio ai calci piazzati, con il notevole assembramento in particolare in occasione dei corner o durante le barriere. Non sono mancate dunque di certo le "ammucchiate" per certi versi inevitabili nelle situazioni di gioco. A tal proposito il colombiano Falcao, bomber del Galatasaray sui social in un tweet ha manifestato i suoi dubbi dichiarando: "Vedendo il ritorno del calcio, mi chiedo: c'è un motivo tecnico per cui l'abbraccio non è permesso dopo un gol? Durante tutto il gioco siamo in costante contatto. A un calcio d'angolo ci sono i difensori sopra di te! Nelle barriere stanno tutti insieme"