Fabrizio Miccoli e la sua nuova vita dietro le sbarre in carcere: “Sta resistendo”
Dallo scorso 24 novembre Fabrizio Miccoli è detenuto nel carcere di Rovigo per scontare la condanna a 3 anni e 6 mesi per estorsione aggravata dal metodo mafioso, diventata definitiva dopo la sentenza della Cassazione. Il 42enne ex attaccante della Nazionale non ha potuto beneficiare di alcuna misura alternativa alla galera proprio per l'aggravante di tipo mafioso e dunque sarà costretto a restare dietro le sbarre fino al 2025.
Miccoli è stato condannato per aver commissionato a Mauro Lauricella, figlio del boss palermitano Antonino ‘U scintilluni', il recupero di 12mila euro dall'ex titolare della discoteca ‘Paparazzi' di Isola delle Femmine, Andrea Graffagnini, che subì violenze e minacce. L'ex giocatore di Juventus, Fiorentina, Palermo e Lecce era stato sollecitato ad intervenire e adoperarsi in tal senso da chi vantava quel credito verso Graffagnini, ovvero il suo amico ed ex fisioterapista del Palermo Giorgio Gasparini.
Ma come sta Miccoli due mesi dopo essersi costituito nel carcere veneto? L'aggiornamento sulle sue attuali condizioni e su come si sta adattando alla nuova vita lo dà il suo avvocato Antonio Savoia a Palermo Today: "Certamente non è contento, ma sta cercando di affrontare nel miglior dei modi la situazione. Pur non condividendola, rispetta la sentenza. Sarà pure Fabrizio Miccoli, ma è un detenuto come tutti gli altri".
Nessun trattamento di favore dunque per il ‘Romario del Salento', che ha scelto di consegnarsi al carcere di Rovigo risalendo tutta l'Italia per evitare di finire in galera nella sua Lecce: "Ha preferito andare a Rovigo perché ritiene che lì nessuno lo conosca – aveva detto all'epoca lo stesso legale circa questa decisione – Un modo per stare lontano da tutti".
L'avvocato di Miccoli spiega che il leccese sta attingendo a tutte le sue risorse per non farsi schiacciare dalla nuova realtà in cui è precipitato: "Non è contento di questa condizione, è ovvio, ma sta resistendo". I tempi delle magie sui campi sono lontani, presente e futuro sono dietro le sbarre.