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Fabio Capello fa vincere l’Inter di Conte: “Lo scudetto è già nerazzurro”

Fabio Capello ha analizzato l’attuale stagione e ha consegnato il titolo all’Inter di Antonio Conte al di là del calendario ancora lungo prima della ufficializzazione dell’eventuale scudetto: “Ha vinto nel momento in cui il Milan ha perso a La Spezia. La Juve? Non ce la farà, a Pirlo manca la formazione e l’esperienza che sono valori aggiunti”
A cura di Alessio Pediglieri
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Fabio Capello, ex tecnico da innumerevoli successi e oggi quotato opinionista sportivo, ha detto la sua sull'attuale campionato. Che per ‘Don Fabio‘ è già chiuso con un verdetto che non ammette repliche: lo scudetto lo ha già vinto l'Inter. In anticipo sulle tempistiche e in antitesi a tutto ciò che si racconta sulla riapertura della sfida con la Juventus e il terzo incomodo, il Milan di Ibrahimovic, Capello non ha dubbi sulla propria decisione e ne motiva anche il giudizio.

Spesso duro nelle considerazioni post partita, analizzando pregi e difetti di squadre, singoli giocatori o allenatori, Fabio Capello ha abituato con le parole ciò che faceva anche in panchina: nessun mezzo termine, nessun compromesso. O bianco o nero. In questo caso, nero e azzurro. Come l'Inter che l'ex tecnico elegge già a metà marzo vincitrice della stagione in corso, malgrado manchino molte partite prima della conclusione del campionato, malgrado tutti accennano alla sfida riaccesa con la Juventus e al Milan, sempre lì a provare a romper3e le uova nel paniere agli altri.

"Lo scudetto l'Inter lo ha vinto quando il Milan è crollato a la Spezia". Così sentenzia Capello al ‘Corriere dello Sport‘ indicando dunque una data certa: il 13 febbraio 2021, quando la squadra di Italiano ha fermato i rossoneri con un secco 2-0. Era il momento in cui il Milan veleggiava in vetta alla classifica e si apprestava ad affrontare l'Inter nel derby della settimana dopo, poi perso malamente con la prima fuga nerazzurra. Per Capello il colpo decisivo non è stato il successo di Conte su Pioli, ma lo scivolone ligure.

L'elogio va ad Antonio Conte, capace di gestire una situazione storicamente complicata in nerazzurro, dando forma al proprio progetto malgrado le avversità dentro e fuori il campo: "Ha una mentalità europea, una visione allargata del calcio – dice Capello – Conte ha saputo anche fare marcia indietro ed è tornato a un calcio più efficace, razionale, più suo. E' anche intelligente, perché si è ricreduto su alcuni giocatori e in questo modo si è preso lo scudetto".

Nessuna chance perle avversarie, sia per il Milan di Ibrahimovic sia per la Juventus di Pirlo per tutti pronta all'impresa di ribaltare pronostici e classifica, ma non per Capello: "A Pirlo è mancata la gavetta, la crescita, l'esperienza che accresce il singolo valore. La sua è stata una full immersion immediata e totale, affrontata in modo consapevole ma con difficoltà. Hli è mancata la formazione, nei primi tre mesi si è dovuto arrangiare come ha potuto".

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