Fabio Capello contro le radio romane: “Dico a Fonseca di non ascoltarle, sono un problema”
La Roma sta attraversando una delle crisi peggiori di questa stagione con un 2020 da incubo e una ripartenza post Covid che ha compromesso l'attuale quinto posto. Rischiando non solo di dire addio alla Champions League del prossimo anno, traguardo oramai ridotto ad una mera speranza con l'ultima sconfitta casalinga contro l'Udinese concomitante con l'allungo dell'Atalanta che ha battuto il Napoli rinsaldando la sua attuale quarta piazza in classifica. I giallorossi rischiano seriamente di uscire dalla Zona Europa con il rientro del Napoli di Gattuso (al netto del ko di Bergamo) e del Milan di Pioli. Una situazione che ha scatenato la reazione veemente da parte dei tifosi che dopo aver messo sotto accusa la società e il presidente Pallotta, mai realmente piaciuto al popolo romanista, adesso starebbero puntando anche alle responsabilità del tecnico, Paulo Fonseca.
Un clima torrido e non solo per la calura estiva sta circondando la Roma. Manca la serenità che dovrebbe permettere alla squadra di preparare al meglio le partite, già molto ravvicinate e che sono di per sè un problema: le controversie aziendali, i litigi dirigenziali, i risultati altalenanti stanno compromettendo di fatto quanto di buono si è costruito fino ad oggi e, anche in vista del rush finale in Europa League, c'è davvero il pericolo che salti il banco. Anche dai media romani non arrivano segnali di distensione e chi conosce bene il panorama dell'informazione capitolina sa perfettamente che le pressioni sono altissime.
Così, Fabio Capello, oggi apprezzato opinionista televisivo e che in passato a Roma, sponda giallorossa, ha già lasciato il segno ha provato a consigliare il tecnico Paulo Fonseca davanti agli attacchi delle ultime ore: "Non si devono ascoltare le radio romane… a Roma purtroppo c'è una situazione particolare, di esaltazione quando le cose vanno bene. Ma quando qualcosa va male, scoppia l'inferno. Io quando allenavo in Capitale dissi da subito come mi sarei comportato: avrei parlato solo con le testate nazionali. E' un problema, lo stesso che ad esempio ha Madrid"
Il consiglio di Capello è rivolto a Fonseca che ha l'arduo compito di tenere insieme i cocci di una squadra che appare sfiduciata nello spirito e in ritardo nella forma fisica. Per Capello l'unica ‘cura' reale è evitare il carosello dei media locali: "Non c'è equilibrio, quando decidono spingono la tifoseria alla contestazione. Capitò anche a me quando perdemmo contro l'Atalanta: 4.000 persone, non tantissime ma ci ricoprirono di insulti"
