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Fabiani esplode per il pugno di Douglas Luiz a Patric: “Dov’era il Var? La Juve non ha bisogno di questo per vincere”

Il direttore sportivo della Lazio critica aspramente in tv l’operato del Var. “Ma a Lissone cosa stavano facendo? Questi signori vanno fermati, si prendessero due mesi di riposo”.
A cura di Maurizio De Santis
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Douglas Luiz, ancora lui. Questa volta diventa pietra dello scandalo non perché ha arrecato danno alla Juventus con interventi maldestri ma per un paio di episodi che hanno portato il direttore sportivo della Lazio, Fabiani, a esplodere in tv. Il più clamoroso capita all'83°, pochi minuti prima dell'autogol di Gila. "Dà un pugno a Patric ma il Var non interviene. Non vede eppure le immagini ci sono". Ma non è solo questo il casus belli che porta il dirigente dei capitolini ad alzare il tono della conversazione con gli interlocutori a Sky, ce n'è anche un altro giudicato altrettanto grave e non rilevato né dal direttore di gara né dai collaboratori in cabina di regia. "Lo stesso Douglas interviene con il piede a martello su Rovella e anche lì niente… però, lo fa sull'intervento di Romagnoli quando invece l'arbitro aveva lasciato giocare".

Fabiani proprio non si spiega come sia stata possibile una cosa del genere e punta l'attenzione su quella che definisce una "mancata uniformità di giudizio". È un discorso più ampio, che prescinde da quanto accaduto alla sua squadra a Torino. E per questo alza il tiro: "Se questo è il Var allora va abolito, quest'anno sta facendo danni. Qui c'è episodio violento, c'è un pugno. Perché non viene fatto nulla? In sala Var, a differenza dell'arbitro in campo, hanno tempo per valutare gli episodi, ma cosa valutano? La Juve non ha bisogno di questi episodi per vincere la partita".

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Dallo studio provano a indirizzare il ragionamento sulla questione del Var a chiamata, la replica di Fabiani è decisa: "Ci sarebbe solo confusione su confusione, col rischio che le partite durerebbero due, anche tre ore… Ma a Lissone, quando Douglas Luiz ha dato un pugno a Patric cosa stavano facendo? Se si va lì bisogna essere concentrati per 90′. Se io sbaglio una campagna acquisti mi cacciano. Questi signori vanno fermati, si prendessero due mesi di riposo". Il direttore sportivo biancoceleste chiude il suo intervento con amarezza per quel gesto da condotta violenta che avrebbe meritato il richiamo al monitor e una sanzione commisurata a q a quanto fatto.

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