Eziolino Capuano spiega il vero significato di ‘braccetto’: “L’ho inventato io, ora l’hanno ripreso tutti”
Eziolino Capuano ha chiuso la sua esperienza con il Taranto e ora attende di ricevere una nuova chiamata per tornare in panchina. Nel frattempo l'allenatore salernitano si gode un periodo di relax. Il tecnico campano è intervenuto nel corso nel corso del programma ‘Marte Sport Live' su ‘Radio Marte' per approfondire diverse tematiche legate al calcio, e in particolare sul Napoli. Nel corso della chiacchierata è stato però tirato in ballo anche l'argomento riguardante il famoso ‘braccetto' difensivo. Il riferimento a un modulo a tre che anche Conte utilizzerà con gli azzurri.
Ebbene, proprio a proposito di questo argomento, Capuano ha fatto sapere di essere stato lui a inventare questo termine preciso che ora è diventato parte integrante del vocabolario calcistico di Serie A. “Il braccetto? Come è nata questa definizione? All’epoca, a Coverciano, presentai la tesi sul 3-5-2 al compianto Franco Ferrari, grande professionista e competente – ha spiegato Capuano -. Nel momento in cui ho esposto la tesi cominciai a parlare di braccetto e lui mi rimproverò, chiedendomi il perché di quella definizione".
Paradossalmente è proprio in questo momento che nasce la definizione di ‘braccetto' usato comunemente da tanti allenatori nelle proprie conferenze stampe per spiegare l'assetto difensivo di una linea a tre in un determinato modulo. E Capuano spiega il perché di quella parola: "Qualche anno dopo lo riportai sul campo, allenavo l’Arezzo, con la difesa a tre, e quindi parlavo di ‘braccetto’ – ha aggiunto ancora -. Questo guaio, diciamo così, l’ho fatto io coniando questo termine, poi lo hanno ripreso in tanti".
Il motivo del termine ‘braccetto' spiegato da Capuano
Il motivo per cui Capuano ha definito così quel determinato giocatore che agisce nella difesa a tre la spiega subito: "La ragione è semplice. Giocando con i tre, il centrale di destra si allargava in stile ‘braccetto’ sulla fascia nel momento in cui in cui l’esterno di fascia ‘rompeva’ salendo, ovvero si proiettava in avanti". Insomma, se i tanti allenatori di Serie A utilizzano spesso questo termine è anche merito dello stesso Capuano. L'allenatore è pronto a riproporre le sue idee di calcio in un'altra realtà sperando in un progetto entusiasmante che possa arricchire ulteriormente il suo curriculum.