Eziolino Capuano si dimette in diretta dal Foggia: “Per questa disgrazia che c’è stata non sono degno”
Clamoroso sfogo in diretta TV di Eziolino Capuano, allenatore – o forse a questo punto ex allenatore – del Foggia. Il 59enne tecnico salernitano si è presentato ai microfoni dopo la sconfitta dei pugliesi in casa del Sorrento, un 2-1 arrivato in pieno recupero al 94′, e ha annunciato con parole molto amare – ma anche criptiche – le sue dimissioni: "Essendo un uomo di grande dignità, di grande spessore, dove il valore dell'uomo supera quello dell'allenatore, mi faccio da parte. Per questa disgrazia che c'è stata io non sono degno forse di rappresentare questa situazione".
Eziolino Capuano rassegna le dimissioni in diretta TV: "Ho visto cose assurde"
Capuano era subentrato appena un mese fa sulla panchina del Foggia, sostituendo l'esonerato Massimo Brambilla. In cinque partite il suo bilancio è di una vittoria – in casa proprio contro la sua squadra precedente, il Taranto – due pareggi e due sconfitte. Cinque punti nella nuova gestione, che lasciano i ‘satanelli' in zona retrocessione. La sconfitta col Sorrento ha fatto esplodere qualcosa che probabilmente già covava dentro Eziolino, le cui parole in diretta hanno colto di sorpresa l'intervistatore di Foggia TV: "Voglio parlare prima con il presidente, però ho una certa età… probabilmente non ho inciso, ho visto cose troppo assurde. Quindi io in questo momento rimetto il mandato, dopo tre o quattro partite (cinque in realtà, ndr), perché probabilmente… ho visto cose assurde e siccome io sono uno che non ha mai pensato ai soldi nella propria vita, mai, l'ho dimostrato in passato, e quindi ho una responsabilità illimitata, soprattutto nei riguardi della proprietà… alleno da tanti anni, ho visto cose assurde, chiedo scusa a tutti".
Il tecnico è apparso molto provato: "Volevo dare il meglio di me stesso, come lo do quotidianamente… Non è una squadra da Capuano, nella maniera più assoluta, no. Da chi non ho avuto le risposte? No, no, io non voglio… io sono venuto con umiltà, con serietà, con onestà. Dovrò parlare col presidente, che ringrazio perché è un galantuomo, ma non è possibile. Quello che ho visto stasera in 35 anni di carriera… deluso in toto, probabilmente la colpa è anche mia, soprattutto mia, nella maniera più assoluta. Gestire lo spogliatoio? Qua non c'è da gestire nulla, io in questo momento per il bene… Capuano che getta la spugna mai visto? Sì, è una delle prime volte, lo faccio dopo tre-quattro partite, dopo una sconfitta, ma lei mi creda, lo avrei fatto anche se avessi vinto, le do la mia parola d'onore".
"Il valore dell'uomo supera quello dell'allenatore, mi faccio da parte. La dignità viene prima di tutto"
"Dopo alcune cose che ho visto, lo avrei fatto anche se avessi vinto, le do la mia parola d'onore da uomo – ripete Capuano – Quello che ho visto in campo stasera… i miei giocatori forse… diciamo… lasciamo stare. La ringrazio, capitemi tutti, io in questo momento, lo dico in diretta per il rispetto del presidente e della città di Foggia, per questa disgrazia che c'è stata io non sono degno forse di rappresentare questa situazione. Quindi essendo un uomo di grande dignità, di grande spessore, dove il valore dell'uomo supera quello dell'allenatore, mi faccio da parte. Non mi faccia altre domande. Il presidente è un galantuomo e mi scuso, però nella vita la dignità deve andare su tutto, ok? Non ci sono soldi, non c'è nulla che possa andare sopra quello che è la dignità. In questo momento io non ho inciso, e non incido in questa squadra. Probabilmente non sono in grado di allenarla e me ne assumo tutte le responsabilità".