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Ex arbitro croato distrugge la direzione di Makkelie, c’è qualcosa che non torna: “Spiegatelo”

In Croazia infuriano le polemiche per l’arbitraggio dell’olandese Makkelie nel match pareggiato contro l’Italia: nel mirino due situazioni, i cartellini e soprattutto il maxi recupero di otto minuti: “Qualcuno misuri tutto quello che è successo nel secondo tempo e spieghi da dove vengono”.
A cura di Paolo Fiorenza
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La Croazia non ci sta, è furiosa per l'arbitraggio dell'olandese Danny Makkelie nel match degli Europei contro l'Italia, ritiene di essere stata pesantemente danneggiata per la gestione complessiva dell'incontro, con particolare riferimento a due situazioni particolari: il presunto diverso metro di giudizio nell'attribuzione dei cartellini e soprattutto il maxi recupero di otto minuti nel secondo tempo – decisivo per il gol del pareggio di Zaccagni – che secondo i balcanici non starebbe né in cielo né in terra. Un famoso ex arbitro croato, Mateo Beusan, è stato interpellato a caldo sull'operato di Makkelie e ha avuto parole pesantissime, chiedendo di spiegare regolamento alla mano "da dove vengono quegli otto minuti".

Le lamentele della Croazia: "Tanti cartellini contro di noi, otto minuti di recupero"

La questione è stata sollevata a caldo da più di una voce della squadra croata. Il Ct Dalic ha accusato l'arbitro di aver "sicuramente influenzato il risultato", agitando spettri di sudditanza psicologica se non peggio nei confronti dell'Italia: "Noi siamo piccoli, siamo una Federazione piccola, ma otto minuti di recupero non si possono vedere".

Stessi toni usati pure dal capitano Modric: "Non so dove l'arbitro abbia trovato gli otto minuti di recupero…". Il difensore del Lecce Pongracic è andato anche oltre, accusando Makkelie di doppiopesismo sugli ammoniti: "L'arbitro ci ha dato tanti cartellini, e poi otto minuti di recupero, non so dove li abbia visti…".

L'arbitro olandese Makkelie durante Italia-Croazia
L'arbitro olandese Makkelie durante Italia-Croazia

L'ex arbitro croato Beusan fa a pezzi Makkelie: "Qualcuno lo spieghi"

Le polemiche sono state tali che il media croato ‘Slobodna Dalmacija' ha immediatamente chiesto il parere di un noto ex arbitro locale, Mateo Beusan, che ha fatto a pezzi la direzione del 41enne olandese, accusato di favorire la squadra azzurra: "Ci sono due questioni. Per prima cosa durante la partita ci sono stati falli e spinte con due mani da entrambe le parti, che l'arbitro ha fischiato molto facilmente per gli italiani, ma non per noi. Semplicemente Makkelie non aveva criteri uniformi e va detto che per gli italiani era più facile commettere falli".

Poi Beusan è passato ad analizzare la questione principale, relativa al recupero di otto minuti a fine partita: "Vorrei che qualcuno misurasse perché e da dove il recupero del tempo è arrivato fino a otto minuti! Nella ripresa c'è stata una breve interruzione solo a causa di Stanisic per i crampi, non più di un minuto. Le sostituzioni portano via mezzo minuto (per un totale di tre minuti in base agli slot usati, ndr) e il rigore è un minuto aggiuntivo. Ma tutto questo non può durare otto minuti! Vorrei che qualcuno misurasse tutto e mi spiegasse da dove sono arrivati  otto minuti di recupero!".

Una lamentela che ovviamente resterà confinata nel campo delle recriminazioni di cui sono pieni tanti post partita: a fine giornata resta la sofferta qualificazione dell'Italia agli ottavi di finale, in cui incontrerà la Svizzera, mentre la Croazia è appesa al sottilissimo filo di speranza che possa ancora passare il girone con soli 2 punti.

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