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Evelina Christillin: “Lapo Elkann lo tenevo in braccio e mi ha scatenato contro i tifosi della Juve”

Evelina Christillin non si ricandiderà alla FIFA. In un’intervista ha dichiarato che in questa decisione ha influito anche la questione Superlega, che le procurò notevoli problemi.
A cura di Alessio Morra
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Evelina Christillin è la presidente del Museo Egizio di Torino, e fino al 4 aprile sarà membro della FIFA e della Uefa. Il calcio fa parte della sua vita. La Juventus è la sua squadra del cuore, che le ha regalato negli anni gioie e dolori. La vicenda della Superlega l'ha portata nel mirino di parte dei tifosi e per questo per tre mesi è finita addirittura sotto scorta. In un'intervista al Corriere della Sera ha parlato di questo, del suo rapporto con i fratelli Elkann e del suo rapporto con la Juventus oggi.

Christillin lascia la FIFA

Christillin dal 2021 è membro del FIFA Council, membro aggiuntivo in quota Uefa. Un incarico importante che svolgerà fino al prossimo 4 aprile quando lascerà. Al Corriere ha spiegato perché non si ricandiderà: "Avrei potuto fare un terzo mandato, ma sto diventando troppo vecchia e poi ho avuto un tumore alla tiroide che mi ha spinto a rallentare".  

La scorta dopo le parole di Lapo Elkann

Dietro la scelta di non ricandidarsi ci sono anche le tensioni legate alla Superlega, che ebbe proprio la Juventus in prima linea. Quel periodo fu complicato per Christillin che si trovò tra due fuochi: "Quella vicenda è stata dolorosa per me". Una vicenda che è stata molto complicata anche a causa delle parole durissime di Lapo Elkann, che all'epoca la definì ingrata, senz'anima e dignità, un'arrampicatrice sociale.

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Quelle parole le causarono notevolissimi problemi, molti tifosi la attaccarono e fu costretta a vivere sotto scorta: "Quelle parole hanno scatenato reazioni molto aggressive da parte dei tifosi. Per tre mesi mi sono dovuta far scortare. Non potevo più mettere piede allo stadio. Ci sono rimasta male: io Lapo l’ho tenuto in braccio appena nato; andavo a prenderlo al catechismo russo, a Parigi, facendolo uscire prima di nascosto per comprargli un gelato".

Con l'altro fratello, John Elkann, i rapporti sono cordiali, ma nulla più: "Non ci sentiamo, ma viviamo vicini, se ci incrociamo ci salutiamo".

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Platini, Lippi e Conte nel cuore

Il tempo aggiusta le cose. Di anni ne sono passati. L'amore per la Juventus è rimasto tale. Christillin è tornata anche a seguire i bianconeri dal vivo: "Sono tornata a vedere la Juve a Bruges. In privatissimo con quattro amici. Abbiamo una chat che si chiama Super Gobbi, dove ci sono pure Stefano Bonaccini e Andrea Gnassi, ex presidente della Commissione Turismo dell’Emilia Romagna".

Poi ha scelto il calciatore e l'allenatore preferito di sempre: "Platini tutta la vita. Per l'allenatore difficile: Lippi e Conte". La Juve resta una grande passione, ma dall'esterno: "La Juve la vivo come tifosa felice, malgrado tutto quello che è successo. Perché l’unica cosa che non si può cambiare nella vita è la squadra di calcio".

Elogi per Jannik Sinner

Non solo calcio nella vita di Christillin, appassionata di sci che sulla neve incontrò anche Putin: "Ai campionati mondiali di Sankt Anton in Austria. Ci avvicinammo a Zurbriggen, ci dissero che c'era un signore che voleva salutarci. Era Putin. Parlava tedesco perfettamente e sciava bene", ma anche il tennis: "Sinner è formidabile. Non l'ho conosciuto, ma mi piace cristallizzarlo nella sua meraviglia. Da valdostana, sono felice che sia altoatesino" 

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