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Europa League, tra Roma e Wolfsberger finisce 2-2: giallorossi ai sedicesimi

La squadra di Paulo Fonseca conquista l’accesso al prossimo turno di Europa League, dopo il pareggio all’Olimpico con il Wolsfberger. Al vantaggio di Perotti e all’autogol di Florenzi, hanno risposto Dzeko e Weissman. Complice la vittoria del Başakşehir, i giallorossi hanno però chiuso al secondo posto il proprio girone.
A cura di Alberto Pucci
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Missione compiuta per la Roma. Il punto che serviva ai giallorossi per staccare il pass per i sedicesimi di Europa League, è arrivato al termine del pareggio combattuto con il Wolfsberger: avversario che si è comunque confermato ostico per l'undici di Fonseca. Passata in vantaggio con un rigore di Perotti, la formazione capitolina ha infatti dovuto sudare più del previsto per tenere a bada gli austriaci, tornare in vantaggio con Dzeko prima del pari di Weissman e per arrivare al traguardo con il risultato sperato. La vittoria in contemporanea del Başakşehir, porterà però i giallorossi a Nyon come seconda classificata del gruppo J.

Dzeko fa la differenza

Ad un passo dalla qualificazione ai sedicesimi, la Roma va a caccia di quel punto che le permetterebbe di continuare il suo cammino in Europa League. Per centrare l'obiettivo, Paulo Fonseca si presenta davanti al Wolfsberger con un 4-3-2-1 che vede il ritorno di Florenzi in difesa e quello della coppia Mkhitaryan-Perotti, dietro l'unica punta Dzeko. La presenza del bosniaco è un incubo per la difesa austriaca, che va in tilt dopo soli 7 minuti. Kofler stende l'attaccante romanista in area di rigore e sul successivo penalty di Perotti non può far nulla per evitare l'1-0 romanista.

Il vantaggio dura però poco. Già avversario ostico nel match d'andata (terminato con un pareggio), il Wolfsberger reagisce infatti con orgoglio e rimette in piedi la partita dopo tre minuti: cross di Schmitz e deviazione sfortunata nella propria porta di Florenzi. Nonostante l'impegno degli austriaci, il tasso tecnico dei giocatori di Fonseca prende inevitabilmente il sopravvento e il nuovo vantaggio matura al 18esimo, quando Perotti mette in porta Dzeko per il tap-in del 2-1 e permette ai suoi di controllare senza affanni il resto del primo tempo.

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Zaniolo sveglia (tardi) la Roma

Dai blocchi del secondo tempo il Wolsfberger scatta forte. L'undici di Mohamed Sahli colpisce subito un palo con un colpo di testa di Weissman e costringe la Roma ad abbassare il baricentro e mettersi sulla difensiva. Dopo una buona chance per Under, arriva il primo cambio forzato per Fonseca che inserisce Pau Lopez e toglie Mirante, rimasto a terra dopo una bella risposta su tiro velenoso di Niangbo. La sostituzione non porta però bene alla Roma, perché tre minuti più tardi il portiere spagnolo è costretto a raccogliere il pallone in fondo alla rete dopo il colpo di testa vincente di Weissman.

Per nulla contento dei suoi, Fonseca stravolge la squadra e getta nella mischia Pellegrini e Zaniolo (al posto di Under e Perotti), ridisegnando la linea dei tre giocatori dietro a Dzeko. Una mossa che dà subito i suoi frutti con Zaniolo che crossa per Mkhitaryan: colpo di testa fuori non di molto. Complice un calo del Wolfsberger, il finale è una specie di assedio della truppa romanista alla porta di Kofler: decisivo in pieno recupero sull'ultima occasione capitata sul destro di Edin Dzeko. All'Olimpico termina così con un pareggio. Un risultato che va comunque bene alla Roma: ora attesa dal sorteggio di Nyon, dal quale uscirà la sua prossima avversaria in Europa League.

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