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Euro 2020, clamorosa gaffe in Francia-Albania: suonato l’inno di Andorra

Incredibile errore prima della partita di qualificazione europea tra Francia e Albania. Al posto dell’inno nazionale albanese, è stato infatti “suonato” quello di Andorra: l’altra squadra inclusa nello stesso girone. Imbarazzati e infastiditi dal disguido tecnico, Hysaj e compagni hanno atteso l’inno giusto prima di cominciare la sfida con i francesi.
A cura di Alberto Pucci
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I campioni del mondo di Didier Deschamps sono tornati in campo. Dopo il passo falso in Turchia e la successiva facile vittoria contro Andorra, c'era ovviamente molta eccitazione a Saint-Denis per il ritorno in casa di Pogba e compagni. Un'euforia generale che ha giocato un brutto scherzo anche a chi è stato incaricato di far partire gli inni delle due nazionali prima del fischio d'inizio.

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Nel momento più suggestivo, è stato infatti commesso un grave e clamoroso errore. Dopo il coro generale dei tifosi francesi per la "Marsigliese", al posto dell'inno albanese è infatti partito "El Gran Carlemany": ovvero l'inno nazionale di Andorra, l'altra squadra inserita nel girone di qualificazione europea insieme a Francia e Albania. Il tutto di fronte all'incredulità del commissario tecnico Edy Reja e dei giocatori, e dinanzi alla rabbia dei tifosi albanesi presenti sugli spalti dell'impianto parigino.

L'imbarazzo della Francia

I fischi arrivati dai sostenitori dell'Albania, presenti a centinaia sulle tribune dello Stade de France, sono poi aumentati di decibel quando lo speaker dello stadio ha ammesso l'errore, comunicato che da lì a poco avrebbero suonato l'inno giusto e invitato tutto lo stadio a "rispettare l'inno nazionale dell'Armenia". Una scena surreale e tragicomica, che ha ovviamente trovato risalto in tutta Europa e che ha provocato il forte imbarazzo della federazione transalpina e la stizza di quella albanese. Di fronte ad un errore così grande, Hysaj e compagni hanno così reagito con veemenza. Alcuni di loro sono infatti andati a protestare con l'arbitro e i funzionari Uefa, minacciando di non giocare la partita se non fosse stato suonato l'inno giusto. Una decisione che ha causato un leggero ritardo di cinque minuti sul fischio d'inizio della partita.

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