Eto’o denunciato dalla figlia per mancato rispetto dei suoi obblighi: “Si rende irreperibile”
Ancora problemi per Samuel Eto'o riguardo alle figlie avute fuori dal matrimonio con la moglie Georgette (che gli ha dato altri quattro figli riconosciuti). Lo scorso luglio dalla Spagna era arrivata la notizia della richiesta di incarcerazione dell'ex calciatore camerunense di Inter e Barcellona, richiesta fatta direttamente dalla figlia 22enne Erika Do Rosario Nieves per il mancato versamento di sei anni di alimenti, per un totale di 90mila euro, a fronte di "una condizione economica molto precaria, mentre il padre vive nel lusso". Adesso si apprende che un'altra figlia naturale – ugualmente accertata come tale da un tribunale, con conseguente obbligo di mantenerla da parte di Eto'o – ha presentato denuncia a Milano nei suoi confronti per lo stesso motivo.
Anche in questo caso alla base della vicenda c'è la mancata accettazione di una figlia – da parte dell'unico calciatore della storia ad aver conquistato due Triplete con due squadre diverse – anche dopo che la sua paternità è stata sancita in maniera definitiva per vie legali. Annie ha anche lei 22 anni ed è figlia di una donna italiana di origini sarde. Nel 2004, quando ne aveva 5, Eto'o fu riconosciuto padre biologico e naturale della bambina, a favore della quale un tribunale spagnolo (all'epoca il camerunense giocava nella Liga) dispose che l'ex attaccante pagasse "la somma di 10 mila euro mensili per il mantenimento della figlia minore".
Un obbligo al quale l'attuale presidente della Federcalcio camerunense si sarebbe sempre sottratto, patteggiando nel 2019 una pena a tre mesi di carcere inflittagli dal tribunale di Cagliari in seguito alla denuncia presentata dalla mamma di Annie. La ragazza, nel frattempo diventata maggiorenne e trasferitasi a Milano per studiare all'università, ha ora deciso di fare lei stessa denuncia alla Procura lombarda – riferisce Repubblica – accusando il padre di violazione degli obblighi di assistenza, visto che nulla è cambiato: "Si rende a tutt'oggi irreperibile al fine di non dare corso ai propri obblighi morali, prima ancora che giuridici", si legge nell'atto depositato dal suo avvocato, in cui si spiega che non è autonoma economicamente ed è sostentata solo dalla madre.