Eterno Franco Brienza: torna in campo a 43 anni per cuore e per amore, dopo tre anni di inattività
Quando il cuore chiama, difficile non ascoltarlo e così anche Franco Brienza, classe 1979 ha deciso di dare spazio ai sentimenti e mettere da parte ogni pensiero logico e ragionato, tornando in campo per disputare una gara ufficiale. A 43 anni compiuti e dopo oltre tre anni di inattività, da quando, nel giugno 2019, decise di dire addio al calcio.
Una pazzia? Forse, ma anche una straordinaria storia d'amore e d'affetto che lega il centrocampista di Cantù che ha scelto di dare una mano – più che concreta – alla squadra della terra da cui proviene e in cui da anni è tornato a vivere confermando un legame fortissimo con le proprie origini anche calcistiche: l'isola di Ischia. Il tutto si concretizzerà il prossimo weekend quando tornerà ad indossare una maglia dopo tre anni in cui ha fatto altro, affrontando l'avventura da dirigente ma senza mai abbandonare il mondo del pallone.
Quando i vecchi amici ed ex colleghi, Pino Taglialatela – oggi presidente dell'Ischia Calcio – ed Enrico Buonocore – allenatore della squadra – l'hanno chiamato, non ha saputo resistere al richiamo immenso del ritorno in campo. Un'intesa che era nell'aria da inizio di ottobre, quando si era già vociferata l'idea di un possibile accordo che è arrivato in uno dei momento clou di questa prima parte di stagione. L'Ischia calcio sta lottando in Eccellenza per giocarsi un posto per il prossimo anno in Serie D, la stessa che Brienza lasciò nel 2019 con la maglia del Bari, ed è in piena corsa, ancor più dopo aver vinto l'ultimo derby che ha portato con sè il regalo più atteso.
Franco Brienza giocherà così la sua 651a partita ufficiale in carriera, lui che nel corso di quasi trent'anni ha vestito con onore – tra le tante – la maglia del Palermo – con cui detiene il record di giocatore con maggiori presenze europee nonché di massimo goleador nelle Coppe -, della Reggina – dove segnerà, tra le altre, alla Juventus di Ibrahimovic – del Siena, dell'Atalanta e del Bari cui legherà i suoi ultimi anni da giocatore fino al giorno dell'addio.
Nell'estate del 2019, decise di ritirarsi dal calcio dopo aver giocato 650 partite e aver segnato 103, ma non quello alla sua ex squadra rosanero, quando indossava i colori della Reggina. Non per errore ma per scelta, con un gesto che lo consacrò nell'Olimpo del Fair play: era il 28 settembre 2008 e tutto solo davanti al portiere decide di non proseguire per permettere ai sanitari di intervenire in campo per soccorrere Corradi e Balzaretti che si erano scontrati precedentemente. Ricevendo i complimenti da Farina, l'arbitro del match, e gli applausi di tutto il Barbera, gremito dai suoi ex tifosi rosanero.
E oggi, 14 anni dopo, anche quelli dei suoi nuovi tifosi, di Ischia. Questioni di cuore.