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Esulta in campo a un gol della squadra avversaria: indagato per aver truccato la partita

La squadra ucraina del Kremenchuk va sotto 1-0 e in campo uno dei suoi componenti, Vitaliy Boyko, esulta per il gol degli avversari. Le immagini sono inequivocabili e arrivano al Comitato per l’etica e il fair play dell’Associazione ucraina di calcio (UAF), che decide di iscrivere il giocatore nel registro degli indagati con il sospetto di aver truccato la partita. Il diretto interessato nega ogni coinvolgimento e per giustificarsi chiama in causa il lungo viaggio della trasferta: “Come può una persona che ha viaggiato 20 ore su un autobus gioire per un gol di un’altra squadra?”
A cura di Andrea Lucia
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Il mondo del calcio è ormai abituato a vedere le esultanze più strane ed è pieno di casi in cui alcuni giocatori si rifiutano di celebrare un gol per rispetto della squadra avversaria con cui hanno giocato in passato. Ma è raro, se non impossibile, incappare in un gol che viene festeggiato da chi lo subisce. L'episodio che sta facendo così tanto scalpore in Ucraina è avvenuto ad inizio ottobre nel corso di una partita di seconda divisione, valida per l'11a giornata. Il Kremin Kremenchuk era in campo per affrontare i padroni di casa e ultimi in classifica dell'Uzhgorod quando al 65′ subisce il gol di Mykola Gayduchyk dopo un cross proveniente dalla fascia destra. Nelle immagini riprese dalla tv ucraina si vede il numero 18 della squadra ospite, Vitaliy Boyko, fare un gesto di esultanza per quello che ha appena visto mentre tutti i suoi compagni si disperano per aver subito gol.

Il caso è stato sollevato ultimamente e portato sotto la lente di ingrandimento del Comitato per l'etica e il fair play dell'Associazione ucraina di calcio (UAF). Il giocatore è stato indagato con il sospetto di aver truccato la partita, anche se è lo stesso protagonista a negare qualsiasi tipo di coinvolgimento in questa vicenda giustificandosi così: "Se guardate l'intera partita, potrete vedere che alzo le mani e mi arrabbio ulteriormente. Non ero assolutamente contento del gol".

Il calciatore ucraino ha rivelato che nessuno dei suoi compagni gli ha chiesto spiegazioni e ha chiamato in causa anche le lunghe ore di viaggio fatte per onorare la trasferta, che basterebbero a sollevarlo da ogni responsabilità: "Come può una persona che ha viaggiato 20 ore su un autobus gioire per un gol di un'altra squadra? Ho rivisto la partita: tutti fanno degli errori. Forse eravamo troppo stanchi. Siamo andati a Uzhgorod per vincere e prenderci i tre punti. Ma il calcio è fatto così".

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