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Esulta al gol e i tifosi gli tirano di tutto: raccoglie il bicchiere e beve la birra per festeggiare

Alexis Vega nel Clásico Tapatío dello scorso weekend si è lasciato andare in un’esultanza di cui si è parlato molto in Messico: mentre esulta al gol il numero 10 raccoglie un bicchiere che gli era stato lanciato e beve la birra.
A cura di Vito Lamorte
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Ci sono tanti modi per festeggiare dopo un gol. C'è chi si prepara prima, chi invece improvvisa da solo o con i compagni. Di questa seconda categoria di calciatori fa parte Alexis Vega, che nel Clásico Tapatío dello scorso weekend si è lasciato andare in un'esultanza di cui si è parlato molto in Messico.

Il Clásico Tapatío si riferisce alla rivalità tra le due principali squadre di calcio della città di Guadalajara: il Chivas  creato nel 1906 e l'Atlas fondato nel 1916. Si tratta di un antagonismo sempre molto forte e anche l'ultimo scontro non ha deluso le attese.

La sfida in campo si è conclusa con un pirotecnico 3-3 e uno dei protagonisti, come già anticipato è stato Alexis Vega: il numero 10 ha segnato il parziale di 3-2 a favore del Chivas e si è fatto notare per una esultanza non proprio convenzionale.

Dopo aver mandato la palla in rete con un potente tiro al volo, Vega è corso in un angolo del campo per festeggiare portandosi le mani sulle orecchie, per chiedere agli spalti di fare più rumore e provocare i tifosi avversari.

Lo stadio Jalisco ha risposto in maniera piuttosto veemente e i supporter dell'Atlas hanno lanciato di tutto nei confronti del beniamino avversario: giunti vicino alla bandierina dagli spalti sono piovuti addosso al giocatore molti oggetti tra cui alcuni bicchieri ancora pieni. Vega ha preso ne ha raccolto uno e ha bevuto d'un fiato il suo contenuto.

Tutto lascia pensare che fosse birra ma nelle ore successive qualcuno ha immaginato altre situazioni: a parte l'esame della bevanda, l'arbitro ha deciso di ammonire il giocatore e l'ha inserito tra gli undici giocatori che sono finiti sul suo taccuino durante il match.

Il Clásico Tapatío regala sempre gare infuocate e fino a quando lo stadio Jalisco è stato la casa di entrambe le squadre, ovvero dal 1960 al 2010, l'ambiente è stato ancora più incandescente.

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