Esordio top di Caprile nel Cagliari, contro il Milan è decisivo: già dimenticate le panchine a Napoli
Elia Caprile migliore in campo a San Siro nel posticipo serale del Cagliari contro il Milan: sue le parate decisive che hanno negato ai rossoneri di Conceiçao di regalare il pronto tris di vittorie dopo quelle ottenute in terra araba contro Juve e Inter che son vale la Supercoppa. Invece, nella serata della celebrazione del trofeo è arrivato un mediocre pareggio grazie alle parate del neo acquisto invernale che ha già dimenticato le delusioni di Napoli, dove faceva solamente il secondo a Meret.
Caprile insuperabile: esordio top, Napoli dimenticato subito
Le statistiche finali dimostrano il forcing e la ferocia offensiva del Milan nel posticipo di San Siro: in 90 minuti i rossoneri hanno concluso per 24 volte di cui 11 tra i pali della squadra sarda. Trovando un solo gol, dopo 51 minuti grazie a Morata, prima e dopo porta sbarrata: da Elia Caprile, classe 2001, tornato a Napoli dopo un'ottima stagione in quel di Empoli ma relegato ad eterno secondo di Meret, rimediando in tutto il girone d'andata la pochezza di 4 presenze. Così, la decisione di volere un riscatto immediato e l'altrettanto immediato scambio di gennaio: Caprile in Sardegna, Scuffet sotto il Vesuvio a ricomporre una coppia di portieri che fece sognare Udine.
Le parate decisive che salvano il Cagliari, decisivo al 96′ su Theo
L'esordio è arrivato subito, alla prima occasione, contro il Milan in un match che sulla carta appariva proibitivo, contro il neo vincitori di Supercoppa rigenerati dalla cura Conceiçao. E invece, il Diavolo si è trovato ingolfato di fronte al nuovo estremo del Cagliari, impeccabile laddove è stato chiamato all'appello. Complici anche il pressapochismo e le distrazioni degli attaccanti del Milan, ma gli enormi meriti sono innegabili per un Caprile già in formato 2.0, pronto a riprendersi la scena cancellando la prima parte di campionato.
Il Caprile show inizia al 20′ quando scalda i guanti su Reijnders: pallone basso sulla destra ma si supera e compire un'ottima parata. A inizio ripresa, altro intervento decisivo su Morata così come in occasione del gol dello spagnolo che trova la rete solo dopo il rimpallo sul palo, con la sfera deviata poco prima proprio da Caprile che nega la gioia a Pulisic. Anche nel finale di match la soglia d'attenzione non si abbassa: al 61′ ancora vince la sfida personale con Pulisic fino all'intervento risolutore da spellarsi le mani: al 96′ quando Theo Hernandez scaraventa sotto la traversa la palla della possibile vittoria. Senza fare i conti con Elia Caprile, il migliore in campo.