Esiste un anatema sull’Inghilterra, risale al 1966: i tifosi scoprono le parole di Nelson Rodrigues
Sono passati 58 anni dall'unico trofeo internazionale vinto in tutta la sua storia dall'Inghilterra, peraltro a casa sua e grazie al famoso gol fantasma messo a segno nella finale dei Mondiali del 1966 da Geoff Hurst, protagonista di uno degli episodi più controversi della storia del calcio. La finale di Wembley contro la Germania Ovest era terminata 2-2 nei tempi regolamentari, poi Hurst realizzò il 3-2 nei supplementari, o almeno così vide il guardalinee dopo che il pallone aveva colpito prima la traversa e poi la linea di porta. La partita finì poi 4-2, facendo esplodere di gioia un Paese intero. Da quel 30 luglio 1966 la nazionale dei Tre Leoni non ha vinto più lo straccio di niente e negli ultimi giorni è ritornato alla luce l'anatema scagliato in quel frangente contro l'Inghilterra da Nelson Rodrigues, famoso drammaturgo, scrittore e giornalista brasiliano.
Il disastro del Brasile ai Mondiali inglesi del 1966
Il suo amato Brasile – che stava vivendo l'esplosione di Pelé – aveva vinto le due precedenti Coppe del Mondo, in Svezia nel 1958 e in Cile nel 1962, ma nei Mondiali inglesi del '66 realizzò un disastro sportivo, uscendo già nella fase a gironi dopo aver perso due delle tre partite al Goodison Park, lo stadio dell'Everton. Dopo aver esordito con una vittoria sulla Bulgaria, la nazionale verdeoro perse prima contro l'Ungheria e poi contro il Portogallo di Eusebio, facendo mestamente le valigie in anticipo. I lusitani, che avevano concluso il girone in testa, persero poi 2-1 in semifinale con l'Inghilterra, che vinse poi la coppa battendo 4-2 ai supplementari la Germania Ovest di Beckenbauer e Seeler.
La maledizione di Nelson Rodrigues sull'Inghilterra: "Mai più, mai più!"
La batosta del Brasile e il conseguente trionfo dell'Inghilterra – a suo dire immeritato – furono vissuti malissimo da Rodrigues, che scrisse un incredibile articolo sul quotidiano brasiliano ‘O Globo', in cui malediceva l'Inghilterra affinché non vincesse mai più un altro trofeo da lì all'eternità, citando lo scrittore horror Edgar Allan Poe. L'articolo, pubblicato due giorni dopo la finale di Wembley, recitava: "Voglio concludere dicendo: quando, dopo l'ultima partita, il capitano inglese sollevò con entrambe le mani il trofeo intitolato a Jules Rimet, il Corvo di Edgar Allan Poe, dichiarò ai giornalisti: ‘Mai più, mai più!'. E, in effetti, poiché le altre Coppe si giocheranno in campo neutro, mai più l’Inghilterra potrà imporre il suo calcio senza fantasia, senza arte, senza originalità…".
Da allora l'Inghilterra non ha vinto più niente: sono passati 58 anni
Il riferimento alla famosa poesia di Edgar Allan Poe ‘The Raven', ovvero ‘Il Corvo', è il gancio che dà a Rodrigues la possibilità di lanciare sull'odiata Inghilterra un anatema che oggi riemerge dal passato e viene riscoperto in tutta la sua malignità e ferocia dai tifosi inglesi: "Se dura da quasi 60 anni, è una vera maledizione", è la conclusione di chi rilegge quelle parole piene di odio che il giornalista brasiliano pronunciò quando aveva quasi 54 anni.
Quella del '66 era l'Inghilterra di Gordon Banks tra i pali, di Jack e Bobby Charton, del capitano Bobby Moore e di quel Geoff Hurst che mise a segno il più famoso ‘gol-non gol' della storia del calcio. Maledizione o non maledizione, fatto sta che da quel 1966 per gli inglesi sono arrivate solo delusioni, basti citare quelle recentissime della semifinale dei Mondiali del 2018 e delle due finali perse consecutivamente agli Europei.