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Luis Suarez e il caso della cittadinanza italiana

Esame Suarez, domande in anticipo e risposte da imparare a memoria: “Ecco cosa le chiederanno”

Domane e risposte mandate in anticipo a Luis Suarez: l’iter che ha portato il calciatore a sostenere l’esame farsa d’italiano all’Università per Stranieri di Perugia ricostruito, grazie alle intercettazioni telefoniche e al sequestro dei supporti informatici, dalla procura di Perugia nell’inchiesta che ha portato all’interdizione dei vertici dell’università e vede coinvolta anche dirigenti della Juventus come Fabio Paratici.
A cura di Michele Mazzeo
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Nuove indiscrezioni sull'indagine in merito all'esame farsa di lingua italiana sostenuto da Luis Suarez all'Università per Stranieri di Perugia che vede tra gli indagati anche alcuni dirigenti della Juventus, tra cui il direttore generale Fabio Paratici. Dalle  48 pagine di richiesta di misura cautelare che hanno portato all'interdizione dei vertici dell'università (la sospensione per 8 mesi della rettrice dell’Università, Giuliana Grego, del direttore generale Simone Olivieri, della docente Stefania Spina e del componente della commissione "Celi Immigrati" Lorenzo Rocca) emergono nuovi dettagli che spiegano cosa sia successo nella settimana precedente all'esame d'italiano sostenuto dal calciatore uruguayano il 17 settembre scorso.

Il primo file con la risposta alla prima domanda

Il 10 settembre gli viene inviato il primo file da imparare a memoria nel quale ci sono le risposte alle domande che poi verranno fatte in sede d'esame. Questo il testo del file per rispondere al primo quesito "Benvenuto, si presenti per favore e ci parli un po' di lei":

"Abito a Barcellona, in Spagna, da sei anni. La Spagna mi piace molto, due miei figli sono nati in Spagna. Barcellona mi piace molto, sono andato in vacanza a Barcellona quando avevo 15 anni e mi è piaciuta molto. Sono sposato da 10 anni. Mia moglie si chiama Sofia ed è uruguaiana ma ha anche il passaporto italiano. Ho tre figli: una bambina si chiama Delfina, e ha 10 anni. Un bambino si chiama Benjamin e ha sette anni. L'ultimo bambino deve fare due anni e si chiama Lautaro. Ho giocato nella nazionale dell'Uruguay, in Olanda, al Liverpool in Inghilterra e poi a Barcellona in Spagna. Mi piace molto il mio lavoro di calciatore professionista. Il calcio è la mia passione. Mi piace molto stare con la mia famiglia. Gioco spesso alla Playstation".

Il secondo file con domande e risposte da imparare a memoria per l'esame

L'11 settembre Suarez riceve un messaggio accompagnato da un file in pdf su ‘Teams' dalla professoressa Stefania Spina: "Buonasera Luis, ecco la lezione di oggi e il testo per l'esame. Buona domenica, ci vediamo lunedì, Stefania". E poi una serie di intercettazioni dalle quale emergono altre domande e risposte in italiano che il calciatore, non parlando per niente la nostra lingua, avrebbe dovuto imparare a memoria. La prima riguardante le famiglie uruguayane:

"Di solito in Uruguay le famiglie sono numerose. Nella mia famiglia facciamo tutto insieme. Non c'è una divisione dei compiti, tutti possono fare tutto: a me non piace fare la spesa, la spesa la fa sempre mia moglie. Dipende molto dalla famiglia e dalle persone, non sempre nel mio paese la situazione è la stessa. Dipende dalla cultura, forse in Italia c'è differenza tra Nord e Sud".

E un'altra per rispondere alla domanda  "Lei è d'accordo sull'uguaglianza della moglie e del marito di fronte alla legge?": 

"Io sono d'accordo, la moglie e il marito devono avere gli stessi diritti e gli stessi doveri. Devono essere uguali davanti alla legge, fare insieme tutte le cose che riguardano la famiglia. Come in Spagna".

La surreale conversazione libera con il professor Rocca

Considerato che, come palesemente emerso dall'indagine condotta dalla Guardia di Finanza, Luis Suarez oltre a non conoscere nulla d'italiano non conosceva alcunché dell'Italia, appare del tutto surreale la conversazione libera avuta in sede d'esame con il professor Lorenzo Rocca, alla quale era stato preparato nei giorni precedenti avendo avuto domande e risposte da imparare a memoria in anticipo:

Professor Rocca: "Ciao Luis come va?".
Suarez: "Ciao Lorenzo tutto bene. E tu?".
Prof: "Tutto bene grazie. E tu? Come ti trovi a Perugia? E tua moglie e i tuoi figli?".
Suarez: "Mi trovo bene, grazie. Anche loro stanno bene, i bambini vanno a scuola. Però sono un po' preoccupato, ho molto lavoro e pochissimo tempo per stare con la famiglia. La sera torno sempre tardi e sto fuori tutto il giorno".
Prof: "Lo capisco. Dovresti portarli a fare una gita. Qui vicino ci sono dei posti bellissimi da visitare".
Suarez: "È vero Lorenzo, è una buona idea. Mi potresti consigliare un bel posto per fare una gita con loro domenica prossima? Il tempo è ancora bello, non fa freddo, possiamo partire la mattina e rientrare a casa la sera all'ora di cena. Mia moglie e i miei figli saranno molto contenti".
Prof: "Potete andare ad Assisi: è un piccola città molto vicina a Perugia, e ci sono moltissime cose da visitare".
Suarez: "Perfetto, allora domenica andremo ad Assisi! Grazie Lorenzo, vado subito a dirlo a mia moglie!".

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