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Luis Suarez e il caso della cittadinanza italiana

Esame Suarez, la Procura vuole chiarire ruolo e interesse delle figure legate alla Juve

Le ultime dichiarazioni rese da Luis Suarez ai magistrati hanno spostato il campo dell’inchiesta della Procura sull’esame farsa: gli inquirenti adesso vogliono fare chiarezza sul ruolo e sugli interessi che c’erano dietro il test sostenuto dall’uruguaiano. In particolare su alcune figure legate alla Juventus.
A cura di Maurizio De Santis
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Le ammissioni e le rivelazioni di Luis Suarez danno nuovo impulso all'inchiesta della Procura di Perugia sull'esame farsa sostenuto dall'attaccante per ricevere certificazione e cittadinanza italiana. In teleconferenza e con l'ausilio di un traduttore – che ha confermato tutte le perplessità e le deduzioni degli inquirenti sulla conoscenza della lingua – l'ex punta del Barcellona ha spiegato come fosse già al corrente delle domande che gli avrebbero fatto al momento della sessione e aggiunto un altro particolare: aveva firmato un pre-contratto con la Juventus a fine agosto ma tra il 14 e il 15 settembre – due giorni prima della sua prova – l'operazione subì una brusca frenata. "Paratici gli ha detto di aspettare a gennaio", le parole della docente (Spina) che nel dialogo con il marito riferisce cosa le ha detto il giocatore ("lui però vuole giocare la Champions perché ha 33 anni e ha detto che forse cerca un’altra squadra").

Ecco perché adesso, dopo una prima fase, le attenzioni degli inquirenti vanno in un'altra direzione: chiarire quali fossero (e se ce ne fossero effettivamente) gli interessi dietro alla vicenda Suarez, delineare i ruoli vincolati alle differenti figure coinvolte nell'inchiesta e in particolare quelle riconducibili alla Juventus. I capi d'imputazione ipotizzati restano gli stessi, quelli noti già da qualche settimana: il dirigente dell'area sportiva del club, Fabio Paratici, e l'avvocato, Luigi Chiappero, risultano indagati perché avrebbero fornito false dichiarazioni nella deposizione al pubblico ministero. Concorso in falso ideologico è invece il filo conduttore dell'indagine che riguarda l'altro legale, Maria Turco, individuata come incaricata per l'organizzazione dell'esame del calciatore, tenere i contatti diretti con i vari esponenti dell'Ateneo, dai vertici ai professori.

Tutto nasce dalle "verità" raccontate da Suarez. Dichiarazioni che avrebbero acceso i riflettori su un aspetto collaterale alla sessione d'esame programma per il 17 settembre scorso: tra il procuratore di Suarez e la Juventus sarebbe stato anche concordato un pre-contratto tra il 28 e il 29 agosto. Una bozza d'intesa, un preliminare che sarebbe potuto sfociare in ingaggio a tutti gli effetti. Condizionale d'obbligo perché qualcosa cambia all'improvviso due, tre giorni prima dell'esame quando – come emerso dalle intercettazioni – Paratici avrebbe detto che tutto sarebbe stato rinviato di sei mesi. A gennaio.

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