Esame Suarez, il legale dell’impiegata che ha disposto il certificato: “Ha seguito delle indicazioni”
Il caso Suarez continua ad arricchirsi di nuovi dettagli e anche nuove dichiarazioni e retroscena. Dopo lo stop a tempo indeterminato dell'indagine da parte della Procura di Perugia, che di fatto da oggi ha bloccato le attività per ripetute violazioni del segreto istruttorio, in serata ha rilasciato alcune dichiarazioni all'Adnkronos l'avvocato Giuseppe Innamorati, difensore di Cinzia Camagna, ovvero l'impiegata dell'Università per stranieri di Perugial'impiegata dell'Università per stranieri di Perugia. Quest'ultima, ha materialmente predisposto l'attestato d'esame per Suarez.
Il legale della donna, indagata insieme ad altre quattro persone ha voluto specificare alcuni particolari: "Lei è una semplice impiegata – ha detto l'avvocato Innamorati – ma è una persona intelligente, sveglia e laureata, che quindi percepisce perfettamente tutta la questione che si muove molto al di sopra di lei ed è stravolta da questo fatto". L'avvocato ha voluto mettere in chiaro l'assoluta estraneità dei fatti da parte della stessa Camagna: "Per una che ha fatto per anni l'impiegata amministrativa con una condotta di onestà assoluta è ugualmente sconvolgente nonostante la sua imputazione non è grave come le altre".
La precisazione del legale di Cinzia Camagna: "Lei ha fatto solo il suo lavoro"
Cinzia Camagna è indagata per falso in atto pubblico e non compare nella famosa fotografia in cui era stato ritratto Suarez in compagnia di buona parte della commissione. "La mia assistita ha seguito pedissequamente le indicazioni che le venivano date – ha proseguito il legale di Cinzia Camagna – era l'unica che poteva effettuare in quelle condizioni un'operazione di predisposizione del diploma".
Si è parlato però anche delle intercettazioni che coinvolgevano il suo assistito ("io lo faccio già preparare (…) posso già metterci il voto"): "Lei ha fatto quanto faceva con tutti gli altri e ha chiesto che voto ci dovesse mettere perché lo volevano già pronto". L'avvocato Innamorati ha poi specificato la buona fede della Camagna: "Come ha spiegato al pm, l'idea che aveva era che se non ci fossero stati gli estremi per promuovere il soggetto – ha proseguito il legale della donna – il documento già pronto sarebbe stato stracciato e avrebbe poi ricevuto un attestato di bocciatura. Ingenuamente ha chiesto se avrebbe dovuto metterci il minimo, che non avrebbe turbato nessuno".
La predisposizione del documento finale
L'avvocato Innamorati ha evidenziato come, dal momento in cui erano stati annullati gli scritti per la questione Covid, era stato necessario effettuare delle forzature per tutti i diplomi emessi che scavalcavano quella parte del sistema in cui si chiedeva l'esito del voto scritto. "Questo ha reso necessario il suo intervento per predisporre una cosa che, come visto dalle foto poi pubblicate, poteva essere esibita davanti alla stampa – ha proseguito il legale – come conquista fatta dal candidato. Lei è arrivata a realizzare un documento nemmeno firmato, aveva i simboli dell'Università ma era il prodromo poi firmato e finito da altri".
Cinzia Camagna ha dunque spiegato questo, secondo quanto riferito dal suo legale, al magistrato: "Era semplicemente tenuta a fare il certificato, senza sapere a cosa sarebbe servito il certificato – ha specificato l'avvocato Innamorati – L'aria che questo miliardario sarebbe stato aiutato molto l'avevano tutti, dal basso livello impiegatizio, che è quello della signora, agli altri".