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Erling Haaland, i segreti del suo fisico: “Ha messo 12 chili di muscoli in 15 mesi”

Erling Haaland è un vero e proprio predestinato del gol. Quel ragazzino geneticamente “privilegiato” in quanto figlio di due atleti professionisti ha vissuto una vera e propria metamorfosi fisica che gli ha permesso, grazie ad un lavoro eccezionale, di mettere su 12 chili di massa muscolare in pochissimo tempo.
A cura di Marco Beltrami
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41 gol in 34 partite complessive tra Salisburgo e Borussia Dortmund, con l'impressionante media realizzativa di una rete ogni 56 minuti giocati. Erling Haaland ha il gol nel sangue ed è un vero e proprio predestinato. Le sue eccezionali doti tecniche e fisiche non sono solo frutto di "madre natura" ma anche di un lavoro specifico che nel corso degli anni lo ha resto un vero e proprio "Re Mida" del gol. Quel ragazzino dalla genetica "privilegiata" figlio di un calciatore professionista e di una campionessa di eptatlon è diventato così una "macchina perfetta" e atleta eccezionale con margini di crescita ancora impressionanti.

Erling Haaland, la storia di un predestinato

Figlio di Alf-Inge, nazionale norvegese con un lungo passato in Premier e Gry Marit campionessa di eptatlon, Erling Haaland già in giovanissima età ha dimostrato di essere un predestinato dello sport. La genetica non ha lasciato dubbi, quando quel ragazzino biondo con la passione del pallone ha battuto il record mondiale di salto in lungo per la sua età (1.63 metri) nel 2006. Un fisico elastico, ma troppo magro quello di Haaland junior che è stato sottoposto così ad un lavoro specifico che gli ha permesso di crescere a livello muscolare ,diventando un gigante da 194 centimetri e 87 chili, capace di raggiungere la velocità massima di 36 km/h.

L'impressionante trasformazione di Haaland: 12 chili di muscoli in 15 mesi

La sua metamorfosi, diventata oggetto di studi specifici, è stata raccontata da Erase Steenslid ovvero il preparatore e allenatore che l'ha resa possibile. Il professionista ha trovato terreno fertile in Haaland che in poco tempo ha visto la sua massa muscolare crescere in maniera esponenziale: "Il suo corpo risponde così bene all'allenamento perché la sua genetica è privilegiata. Ha guadagnato dodici chili di muscoli in quindici mesi. Abbiamo ‘costruito' dei muscoli da zero". Per raggiungere questo risultato è stata necessaria una dieta specifica ("I suoi piatti erano una montagna di cibo"), con i risultati che sono stati subito impressionanti: "Ho progettato un circuito per lui in cui in una delle stazioni ha dovuto colpire un sacco… e un giorno lo ha diviso a metà"

Le difficoltà legate all'eccessiva crescita muscolare di Haaland e il lavoro di Solskjaer

L'impressionante crescita fisica però ha avuto anche degli effetti negativi sull'Haaland calciatore soprattutto dal punto di vista della coordinazione, con una minore agilità negli spostamenti sul campo. Alla fine però lo spirito di sacrificio e l'etica del lavoro del bomber norvegese hanno avuto la meglio, anche grazie all'incontro con Solksjaer, suo allenatore al Molde e attuale mister del Manchester United: "Gli ha insegnato a tirare, lo ha convinto a non dover distruggere la porta con ogni conclusione. E ogni volta che Haaland ha tirato ha fatto gol".

I segreti di Haaland, tra allenamenti, meditazione e occhialini speciali

Come Cristiano Ronaldo, anche Erling Haaland è maniacale negli allenamenti. Durante la sua esperienza al Salisburgo, in cui si è reso protagonista di un vero e proprio exploit internazionale, il suo allenatore è stato spesso e volentieri costretto a spedirlo a casa in anticipo per evitare sessioni di allenamento extra, con il timore di nuovi infortuni. D'altronde il giovane bomber anche quando non lavora in campo segue un regime molto rigido, che gli permette di sfruttare nel migliore dei modi il riposo. Per esempio Haaland utilizza nel corso dei suoi esercizi di meditazione (a cui s'ispira la sua proverbiale esultanza) per purificare la mente, dei particolari occhiali speciali per filtrare la luce e attivare la "melatonina", in modo da poter dormire meglio.  Non è un caso che la pausa per l'emergenza Coronavirus non abbia influito sulle sue prestazioni. Haaland è subito tornato al gol contro lo Schalke, confermando il suo "killer instinct"

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